Libri e dibattiti per ricordare l’ultimo giorno di Svevo. Svelati i suoi piatti preferiti a cena

TRIESTE Il 13 settembre 1928 al rientro da un soggiorno termale a Bormio, l'industriale triestino Ettore Schmitz, alias lo scrittore Italo Svevo, a Motta di Livenza esce di strada con la macchina e batte violentemente contro un albero.
Al momento del ricovero le condizioni non sembrano gravissime: è lucido, tanto è vero che cerca a tutti i costi di farsi dare una "davvero ultima sigaretta". Ma il cuore già compromesso non regge allo shock, e a soli 67 anni il genio letterario di "Senilità" si spegne. Per ricordare i novant'anni dalla scomparsa di Italo Svevo il civico museo Sveviano di Trieste in collaborazione con il Victoria Hotel letterario e la Casa della Musica ha confezionato un carnet di iniziative che si snoderà lungo tutta la giornata di giovedì, tra presentazioni di libri, dibattiti e approfondimenti dedicati al grande intellettuale mitteleuropeo.
Questo il programma della rassegna "Italo Svevo 90. Incontri in occasione del novantesimo anniversario della morte di Svevo": alle 11 al Victoria Hotel di via Oriani 2 presentazione di due saggi sull'opera sveviana. "La coscienza prima di Zeno. Ideologie scientifiche e discorso letterario in Svevo (Cesati 2018) di Silvia Contarini, agile saggio in cui l'autrice si sofferma in particolar modo sulle nozioni di inconscio prefreudiane da cui Svevo fu colpito da lettore e che poi rielaborò per creare il suo celebre Zeno Cosini. Seguita dalla conversazione sul lavoro di Sonia Trovato "A chi nel mar per tanta via m'ha scorto", sottotitolo La fortuna di Ariosto nell'Italia contemporanea, saggio che propone una chiave di lettura all'opera ariostesca attraverso Svevo, e ne analizza la pressoché sconosciuta e quasi interamente perduta commedia giovanile in versi "Ariosto Governatore".
Il pomeriggio riprenderà alle 17 al Museo Sartorio di Largo Papa Giovanni con la presentazione del volume "Giuseppe Pontiggia. La lente di Svevo", con la tesi di laurea datata 1959 dello scrittore lombardo, all'epoca giovanissimo bancario e studente della Cattolica di Milano. La giornata si concluderà con la conferenza del responsabile del museo sveviano, Riccardo Cepach, "Lo specifico del dottor S. - Chi vuole che Argo menta?", quasi un'inchiesta poliziesca che intreccia due interventi critici presentati alle università di Praga e Oxford , sui ruoli dello psicanalista S. e dell'editore "interno", ovvero Svevo stesso. —
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