L’espressionismo dalla Germania in mostra a Genova

ROMA. Circa 150 opere raccontano la nascita dell'Espressionismo Tedesco in una grande mostra allestita dal 5 marzo al 12 luglio a Genova, negli spazi di Palazzo Ducale. Esposti dipinti, stampe e...

ROMA. Circa 150 opere raccontano la nascita dell'Espressionismo Tedesco in una grande mostra allestita dal 5 marzo al 12 luglio a Genova, negli spazi di Palazzo Ducale. Esposti dipinti, stampe e disegni dei fondatori del movimento, provenienti dal Brucke Museum di Berlino per documentare la rivoluzione artistica e il fermento che porterà l'Europa alla Grande Guerra del ’15-18. L'esposizione, che si intitola 'Da Kirchner a Nolde. Espressionismo tedesco 1905-1913', è stata curata da Magdalena Moeller, direttrice del museo berlinese con cui Palazzo Ducale ha strettamente collaborato per mettere a punto la rassegna. Scopo della selezione dei capolavori tedeschi è dunque quello di illustrare la visione di radicale rinnovamento di un gruppo di artisti, determinati a gettare un ponte tra la pittura classica neoromantica e uno stile mai visto prima. Non a caso, il termine Espressionismo Tedesco deve la sua origine principalmente alla fondazione del movimento 'Die Brucke’ ('Il Ponte’) da parte di Fritz Bleyl, Erich Heckel, Ernst Ludwig Kirchner, Karl Schmidt-Rottluff a Dresda il 7 giugno 1905. Le metropoli, la vita di strada, il circo, stimolano riflessioni sulla solitudine dell'uomo, sull'alienazione, sull'immoralità. Il segno incisivo e la gamma cromatica acida e accentuata ne divengono presto i tratti distintivi.

Contemporaneo ai Fauve francesi, il movimento esprime dunque temi come il disagio esistenziale, l'angoscia, la critica all'ipocrisia della società borghese. Che si traducono in opere d'arte grazie a una forma grafica essenziale e semplificata (tra i modelli Van Gogh, Gauguin, Munch, Matisse) e la tendenza ad alterare spazio e prospettiva, definendo contorni netti e taglienti, spesso evidenziati da tratti di nero e l'impiego di tinte forti e contrastanti. Nelle composizioni domina la figura umana, sotto forma di nudo, ma non mancano paesaggi, scene cittadine, interni. La mostra genovese rende conto delle molte anime e produzioni attraverso un'attenta selezione di opere. Si parte da Kirchner, pittore di punta del movimento, poi Erich Heckel, Max Pechstein, Karl Schmidt-Rottluff, Emil Nolde.

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