L’eretico Menocchio di Fasulo un uomo che sfida il suo tempo

Un film in costume, ambientato nel 1500, eppure più che mai attuale nella sua affannosa ricerca di verità. Come se la vicenda di Domenico Scandella, mugnaio di Montereale Valcellina condannato a morte per eresia, si collocasse fuori dal tempo, destinata a perpetuarsi nei secoli con i suoi interrogativi millenari. A raccontarla è Alberto Fasulo, regista sanvitese premiato con il Marco Aurelio d’Oro alla Festa del Cinema di Roma del 2013, per Tir.
Dopo la calorosa accoglienza al Festival di Locarno e il trionfo ad Annecy, che gli ha attribuito il Grand Prix della 36° edizione da poco conclusa, “Menocchio” arriva a Trieste, al cinema Ariston, presentato dallo stesso regista domani alle 21.
L’interesse di Fasulo per il personaggio viene da lontano, colpito già ai tempi della scuola dalla levatura morale di quest’uomo umile e coraggioso che ha la forza di opporsi al potere della Chiesa ma non di reggere la pressione della sua comunità. Si fa largo negli anni il desiderio di raccontarlo in un film, prendendo però le distanze dal romanzo di Ginzburg “Il formaggio e i vermi”, scegliendo la via di un’indagine personale che passa per lo studio degli atti originali del processo e una minuziosa ricerca iconografica, anticamera del complesso lavoro di ricostruzione di ambienti e personaggi. «Non inseguivo un’improbabile fedeltà filologica - racconta Fasulo - volevo sfidare il genere storico per creare un cortocircuito con la realtà. Ho cominciato a entrare nel film passando ore nei musei a studiare i pittori del ‘500. Cercavo le risposte agli interrogativi che mi assillavano nei quadri e negli affreschi dell’epoca». Girato in Val Pesarina senza illuminazione artificiale, con attori naturali scelti sul posto tra i quali spicca l’eccellente Marcello Martini, il “Menocchio” di Fasulo, di ispirazione bressoniana con un occhio a Dryer, è espressione non comune del migliore cinema italiano. Visivamente potente, esplicitamente politico nel suo rapportarsi al presente, terreno, offre il fiero esempio di uomo che sfida il proprio tempo con la sua pretesa di verità.
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