Leonardo Sonnoli Matera in lettere da Compasso d’Oro

Il grafico triestino ha vinto il prestigioso riconoscimento per il volume “La città nascosta” firmato con Nico Colucci

È uno dei protagonisti indiscussi del graphic design internazionale, vive e lavora a Rimini ormai da moltissimi anni ma si definisce triestino per retroterra culturale e formazione. E non solo perché a Trieste ci è nato, nel 1962, e la cadenza di queste parti gli è rimasta un po’ appiccicata addosso come una specie di marchio di fabbrica, ma perché fin dalla sua tesi di laurea Leonardo Sonnoli - fresco vincitore del XXV Compasso d’Oro Adi, il più celebre premio del design italiano - ha guardato al panorama artistico locale.

«Mi sono laureato all’Istituto Superiore di Industrie Artistiche di Urbino (Isia) con una tesi sul cartellonista triestino Urbano Corva, che mi ha sempre affascinato particolarmente - racconta Sonnoli -. E Pierpaolo Vetta, che purtroppo è scomparso nel 2003, quando ancora non aveva cinquant’anni, è stato il mio maestro triestino e il mio mentore: ho imparato il mestiere da uno dei migliori grafici italiani». Sonnoli infatti si è formato professionalmente all’interno dello studio triestino Tassinari-Vetta, di cui è stato partner fino al 2016, e con cui ha iniziato a collaborare fin dalla gioventù. «Quando, dopo due anni di studio, fui costretto a lasciare l’Isia per fare il servizio civile conobbi Pierpaolo Vetta e Paolo Tassinari. Mi proposero di collaborare gratuitamente con loro, la sera e anche la notte. Tornai all’Isia per concludere gli altri due anni con le idee molto più chiare sul tipo di lavoro che avrei voluto fare. Fino a quel momento la professione di graphic designer era per me poco più di una suggestione: sapevo solo che mi sarebbe piaciuto fare qualcosa che avesse a che fare con l’arte, la fotografia, l’architettura».

Con Pierpaolo Vetta Sonnoli ha progettato, tra l’altro, l’identità visiva della 50° mostra Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia e ha curato il primo progetto grafico della rivista Casabella. Dopo la prematura scomparsa di Vetta il designer ha continuato a collaborare con lo studio triestino, e nel 2011, con il socio Paolo Tassinari, ha vinto il suo primo Compasso d’Oro per il progetto grafico del Napoli Teatro Festival. Quest’anno invece l’Oscar del design italiano gli è stato assegnato per il volume “Matera Cityscape - La città nascosta”, realizzato insieme al fotografo e architetto materano Nico Colucci. La pubblicazione è frutto di un importante lavoro di indagine fotografica sulla città lucana, che il prossimo anno sarà Capitale Europea della Cultura, già selezionata dal Type Director’s Club di Tokyo per l’Annual Design Book. Il libro si concentra in particolare sui celebri Sassi di Matera, Patrimonio dell’Umanità Unesco. I “Sassi” sono stati fotografati con la tecnica del bianco e nero che, attraverso il chiaroscuro, evidenzia l’aspetto materico delle architetture e del contesto ambientale. La sequenza fotografica, che ritrae la città dei Sassi e il suo territorio di appartenenza, è corredata da testimonianze di diciannove autori differenti (tra i quali Thomas Herzog, Renzo Piano, Mario Cresci, Mattia Antonio Acito, Lawrence Halprin), che testimoniano il rapporto emozionale vissuto con questa straordinaria città. La complessità concettuale ed editoriale di quest’opera viene restituita attraverso un calibrato progetto grafico, pensato e realizzato da Sonnoli come un prezioso manufatto artigianale, in stretta continuità con l’eredità del territorio materano. In copertina predomina la “M” di Matera Cityscape, come traduzione grafica della sezione del paesaggio dei Sassi di Matera.

«Mi interessava realizzare un libro dal design contemporaneo che rendesse visivamente e al tatto la matericità della città lucana - spiega Sonnoli -. La M che campeggia in copertina è quasi una riproduzione stilizzata della geografia di Matera. Il libro raccoglie una parte di fotografie in bianco e nero realizzate da Nico Colucci fino al 2003 e altre successive, fino al 2016, che danno conto anche dei restauri portati avanti nella città dei Sassi in questi ultimi anni. Il progetto è stato pensato fin nei minimi dettagli perché rispondesse alla matericità del luogo e alla funzione dell’oggetto libro: ciò si nota anche nel tipo di carta utilizzata, patinata per le foto e più porosa per i testi, per renderli di lettura più facile». Sonnoli, che ha vinto numerosi premi internazionali ed è stato nominato dalla Farnesina ambasciatore del Design italiano nel mondo nel 2017, è noto soprattutto per i suoi lavori incentrati sulla grafica delle lettere alfabetiche, viste come punti di partenza, atomi della comunicazione.

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