L’Elton John Show in prima al Bobbio

TRIESTE. Ci sarà anche Charlie Morgan, per 13 anni batterista di Elton John (ma anche di Tina Turner, Don Henley, Pete Townshend, Wham! e Kate Bush) nell'«Elton Show - Una celebrazione del Rocket Man», spettacolo che arriva per la prima volta in Italia stasera al Bobbio alle 20.30. A vestire (letteralmente) i panni di Elton nel corso di un concerto-spettacolo, arricchito da rari video, fedeli copie degli sfarzosi costumi originali realizzati su misura, una ricchissima scenografia e una serie di occhialoni originali indossati dallo stesso musicista inglese nel corso degli anni e donati durante i loro molteplici incontri sarà C.J. Marvin, australiano di origini triestine, che in occasione del decimo anniversario ha voluto portare nella sua città, in anteprima nazionale, lo spettacolo applaudito dal Nord America all'Europa. In poco più di due ore verranno ripercorse varie decadi dell'epopea musicale di sir Reginald Kenneth Dwight, dagli anni ’70 fino a oggi, attraverso tutti i suoi più grandi successi: da “Your Song” a “Saturday Night’s Alright For Fighting”, passando per “I’m Still Standing”, “Sacrifice” e la vincitrice dell’Oscar “Can You Feel The Love Tonight?”.

Morgan svela il segreto che lo ha portato a essere scelto dalle più grandi pop e rockstar mondiali. «Oltre alle doti musicali - rivela - la qualità fondamentale quando si lavora con artisti dalle personalità così spiccate è saper mettere il proprio ego da parte per lasciare che prendano letteralmentela tua arte e la mettano al servizio di ciò che vogliono esprimere». Il batterista inglese ama moltissimo il nostro paese. «La mia prima moglie - spiega - era di origini italiane e sono trent'anni che vengo in Italia, dove ho lavorato con molti artisti, da Branduardi a Ramazzotti».

Mentre registrava per Nick Kershaw lo sentì Elton John che fu talmente colpito dalla sua abilità da volerlo in studio per "Ice on Fire" e poi nella sua band per dieci tour mondiali. «Elton - ricorda Morgan - è un grandissimo artista e quella con lui è stata un'enorme esperienza: non si può arrivare più in alto di così». A colpirlo di Marvin, incontrato negli anni '90 nel backstage di un concerto - è stata l'enorme energia. «Siamo rimasti in contatto - aggiunge - e ho subito detto sì quando mi ha chiesto di collaborare al progetto: C.J. non imita Elton, ma è Elton per quanto umanamente possibile. È così meticoloso da sapere come una determinata canzone veniva interpretata nei diversi tour». Tra i tanti big incontrati, cita sir Paul Mc Cartney, uomo gentilissimo oltre che un grande della musica. «Mentre suonavo nel suo studio - ricorda - ho alzato gli occhi e ho visto uno dei Beatles che suonava il basso al di là del vetro e mi sorrideva: un'emozione che mi ha lasciato senza fiato».

Il migliore sponsor di C.J. Marvin è lo stesso Elton John, che nell'84, ascoltando una sua performance, ebbe a dire «Tu sei il migliore me che abbia mai sentito». «In attesa di un tour italiano - riferisce Marvin - con l'intero cast internazionale (con me si esibiscono in pianta stabile anche il tastierista Ray Johnson e la corista Marianne Moen), ho voluto condividere con i miei concittadini questo evento e aprire le porte dello spettacolo a illustri musicisti della mia città e regione come Marco Ballaben integrandoli al collaudato organico che mi accompagna in tutta Europa (Giancarlo Spirito, Alessandro Leonzini, Maurizio Vercon, Giulia Crocini e Michela Grilli)».

Lo spettacolo è più che un semplice tributo al Rocket Man. «Le nostre - riprende il pianista - non sono semplici cover: ricreiamo nei dettagli l’essenza magica della musica di Elton e l’eccentricità del personaggio». E a pesare più di tutto è quel commento dello stesso John, dopo aver assistito a una performance improvvisata di Marvin mentre in hotel attendeva la limousine. «È stato un momento – conclude – che non scorderò mai». Prevendite in teatro, al Ticket Point e su vivaticket.