Le strade di Tokyo nelle immagini di grandi fotografi giapponesi
Sofisticato coup de théâtre al Museo Orientale di Trieste, grazie alla mostra “VoidTokyo”, che coniuga con molta misura la fotografia contemporanea nel Paese del Sol Levante al prezioso patrimonio presente in questo suggestivo spazio, dedicato all’arte cinese e giapponese e al rapporto della nostra città con il mondo asiatico. Tradizione e futuro si mischiano fino al 6 gennaio in questi ambienti raffinati, testimoni della moda d’Oriente che travolse l’Europa tra seconda metà dell’800 e primo ‘900, particolarmente sentita a Trieste, da cui partivano le rotte per quei paesi.
Un progetto fotografico di street art ricco di appeal, promosso e realizzato dal Comune di Trieste - Servizio Musei e Biblioteche con la collaborazione dell’associazione DotArt nell’ambito della V festival internazionale di fotografia urbana Trieste Photo Days 2018.
In mostra 12 street photographer giapponesi componenti il collettivo VoidTokyo - tra cui il fondatore Tatsuo Suzuki e Tadashi Onishi, ospiti d’onore del festival - che raccontano gli enormi cambiamenti che sta vivendo quella metropoli in vista delle Olimpiadi 2020: con lo sguardo rivolto al vuoto della Tokyo contemporanea, proiettata nel futuro alla velocità della luce, e accomunati da una visione molto personale della street photography, in grado di raccontare la città prevalentemente in un cupo bianco e nero che si rifà alla scuola giapponese di Eikoh Hosoe.
Una selezione d’immagini ragionata - con le foto dei personaggi muniti d’ombrello esposte per esempio accanto alle antiche frecce e i volti dei vecchi giapponesi inseriti a fianco delle maschere teatrali - curata da Claudia Colecchia, Responsabile di Biblioteca e Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte in collaborazione con Michela Messina, conservatore del Museo Orientale e la supervisione di Laura Carlini Fanfogna, direttrice dei Civici Musei.
Una cinquantina di foto sono esposte nelle vetrine del settore del Museo dedicato all’arte giapponese. Tra eleganti scatole da scrittura, netsuke, cioè piccole sculture in miniatura con la funzione di fissare gli accessori alla cintura del kimono, strumenti musicali, un antico separé con ricami in seta, possenti vasi e piatti in porcellana e ceramica, disegni, statue di draghi, figure mitologiche e dei, incensieri e altari portatili, spade, lance, armature da samurai, incontriamo la pioggia a Tokio, la metropolitana e i grattacieli; ma anche la folla con alcuni che si proteggono con le mascherine, molti i giovani e pochi gli anziani. Foto immediate, sottolineate da inquadrature a volte geometriche e spesso da intensi chiaroscuri, in cui serpeggiano, antitetici, solitudine e dinamismo. —
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