Le melanzane da piante ornamentali a scrigno di virtù
Un altro membro della famiglia delle Solanacee, la melanzana, ha la forma di un grande uovo da cui il suo nome inglese, eggplant ovvero “pianta-uovo”. La melanzana moderna deve le sue origini a una...

Un altro membro della famiglia delle Solanacee, la melanzana, ha la forma di un grande uovo da cui il suo nome inglese, eggplant ovvero “pianta-uovo”. La melanzana moderna deve le sue origini a una versione selvatica, originaria dell’India. Nel Medioevo fu introdotta anche in Italia da dove si diffuse in tutta Europa, ma inizialmente veniva usata come pianta decorativa da giardino. Solo dopo il XVIII secolo, quando si svilupparono nuove varietà, perse il suo gusto amaro e divenne un alimento popolare. La melanzana è un’eccellente fonte di fibre, un’ottima fonte di potassio, vitamine B1 e B6, magnesio, manganese, fosforo, niacina e acido folico.
La ricerca sulle melanzane si è concentrata sulla presenza di un pigmento di colore viola, la nasunina, che si trova nella buccia ed è un potente antiossidante che protegge le membrane cellulari dai danni da radicali liberi. Le membrane cellulari, quasi interamente composte da grassi, hanno il compito di proteggere la pelle dai radicali liberi; inoltre permettono alle sostanze nutritive di entrare e di essere eliminate. La nasunina non solo spazza via il radicali liberi ma aiuta anche a eliminare l’eccesso di ferro dall’organismo. Il ferro, benché sia una sostanza nutritiva essenziale, è difficilmente eliminabile e può accumularsi, soprattutto negli uomini e nelle donne dopo la menopausa; se in eccesso è collegato a una maggior incidenza di malattie cardiache e tumori. Per alcune persone il consumo di solanacee è correlato ad un aumento dei sintomi dell’artrite per cui vanno limitate e comunque consumate solo in stagione. All’acquisto le melanzane devono essere sode e dal colore vivo, e lucente. Per controllare se sono mature si può premere gentilmente la pelle con il pollice: se rimbalza sono mature, se rimane una fossetta non lo sono. Dopo aver lavato le melanzane in acqua corrente e tagliate secondo la forma desiderata, per attenuare il loro gusto amaro vanno cosparse con del sale e lasciate riposare per circa 30 minuti. In tal modo fuoriescono l’acqua e alcuni elementi amari della pianta. Dopodiché si può sciacquare via il sale, strizzarle e procedere con la cottura. Possono essere fatte al forno, grigliate, saltate in padella o anche fritte.
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