L’autoctono matavilz per insalate “amiche” di intestino e reni

La valerianella (il suo nome scientifico è Valerianella locusta, ma è più comunemente conosciuta con nomi dialettali come soncino o, a Trieste, matavilz) è un’insalata che tradizionalmente veniva raccolta solo nei mesi più freddi dell’anno mentre oggi si trova facilmente tutto l’anno anche se la produzione rimane più concentrata tra l’autunno e l’inverno. La valerianella può essere coltivata facilmente poiché non necessita di accorgimenti particolari. Resiste brillantemente sia in pianura che in montagna e predilige terreni soleggiati e ben drenanti. Fa parte della famiglia delle Valerianaceae come la sua parente Valeriana officinalis che trova ampio spazio in erboristeria per le proprietà tranquillanti delle radici e dei relativi estratti. La valerianella, al contrario, non ha queste proprietà ma viene utilizzata in ambito alimentare ed è ricca di importanti nutrienti: clorofilla, vitamine A, C, alcune vitamine del gruppo B e sali minerali come il potassio, il ferro, il calcio e il fosforo. Il suo apporto calorico è molto basso: per 100 gr solo 20 kcal. Alla valerianella vengono riconosciute proprietà rinfrescanti e digestive in quanto stimola le attività del fegato, dei reni e dell'intestino. Si tratta inoltre di un alimento dalle proprietà depurative, diuretiche e rivitalizzanti. Molto digeribile, in genere adatta anche a chi non digerisce la lattuga e ha il sistema gastrointestinale un po’ irritato. Dopo aver lavato bene l’insalata valerianella per privarla dalla terra (è preferibile evitare le confezioni in quanto il prodotto perde buona parte del suo contenuto in micronutrienti) vanno eliminate eventuali foglie ingiallite e chi lo desidera può eliminare anche le radichette. A questo punto la valerianella può essere usata come base di qualsiasi insalata. Per una ricca insalata invernale si può unire la valerianella pulita con del sedano rapa lavato e grattugiato grossolanamente, un avocado tagliato a cubetti, dei cubetti di pane integrale tostato strofinato con uno spicchio d’aglio e dei gherigli di noce spezzettati. Si può condire con un filo d’olio, poco sale integrale, maggiorana o basilico e radice di zenzero fresco grattugiata.
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