L’anima musicale di Trieste nei Lunedì dello Schmidl
TRIESTE Scaletta frizzante ed eclettica, quella che il Civico Museo teatrale “Carlo Schmidl” ha in programma per questo primo mese dell’anno. I “Lunedì dello Schmidl”, il ciclo di incontri aperti al pubblico nella sala Bazlen del museo di via Rossini, hanno in carnet, tra il 16 e il 30 gennaio, quattro appuntamenti, tra approfondimenti sull’opera in cartellone al Verdi, conferenze, prolusioni, la presentazione di una monografia su un celebre quartetto triestino dei primi del Novecento e un concerto d’archi.
Per il ciclo Opera cafè, in carnet lunedì 16 (sempre alle 17.30 con ingresso libero) l’incontro-dialogo con il robusto cast di interpreti del gioioso Singspiel in due atti di Mozart “Die Zauberflöte”, appuntamento organizzato in collaborazione con l’associazione Amici della Lirica “G. Viozzi”. Oscar Cecchi e Rossana Paliaga inquadreranno il contesto scenico e musicale della produzione di “Il flauto magico” firmata da Valentina Carrasco e diretta dal maestro Pedro Halffter Caro. Dialogheranno con il pubblico i cantanti lirici Peter Naydenov (Sarastro), Merto Sungu e Vassilis Kavayas (Tamino), le soprano Katharina Melnikova e Olga Dyadiv, alias la temibile Regina della Notte e, ancora, gli interpreti di Papageno e Papagena, nonché le dame, i sacerdoti e i genietti che popolano l’esotericamente densa opera mozartiana.
Lunedì 19 gennaio focus sui compositori legati a Trieste e attivi tra la metà dell’800 e i primi del Novecento con il concerto del Quartetto Pro Musica, che proporrà pagine di autori ingiustamente caduti nell’oblio, come il pianista Alfredo Jaëll, Raimondo Tominz, il boemo Alois Beranek e Emil Waldteufel. Seguirà poi, lunedì 23 gennaio, la conversazione-prolusione sul musicista Marco Sofianopulo, in partnership con il Tartini e propedeutica al concerto dedicato allo scomparso compositore triestino che si terrà il 25 gennaio al Conservatorio.
L’ultimo appuntamento del mese, quello del 30 gennaio, vede sotto i riflettori il celeberrimo “Quartetto triestino”, uno dei più straordinari fenomeni culturali cittadini della prima metà del ’900, formazione che ha portato il bel nome di Trieste nel mondo. Vale a dire, il primo violino Augusto Jancovich, Giuseppe Viezzoli (violino), Manlio Dudocvich (viola) e Dino Baraldi (violoncello). “Il Quartetto Triestino - L’anima musicale della città di Svevo” è il titolo dell’incontro in collaborazione con il Circolo della Cultura e delle Arti, cui interverranno il maestro Renato Zanettovich, il critico musicale Gianni Gori e il musicologo Massimo Favento, autore della recente monografia sulla storica formazione da camera.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo