La Seima grande di Vermegliano svelerà il 2017

Torna in tutta la Bisiacaria la millenaria tradizione dei fuochi epifanici. Occhi rivolti all'insù per capire come andrà l'anno
Bonaventura Monfalcone-05.01.2012 Seima-Vermegliano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-05.01.2012 Seima-Vermegliano-foto di Katia Bonaventura

Occhi rivolti all’insù. Per capire quella che sarà la direzione del fumo e, con essa, l’andamento del nuovo anno. Torna oggi, in tutta la Bisiacaria, la millenaria tradizione dellle “Seime”, gli antichi fuochi epifanici il cui significato sta tutto, proprio, nella previsione di come potranno essere le cose nel 2017.

Ronchi dei Legionari, ancora una volta, sarà la “capitale” di questo rito a metà strada tra il sacro ed il profano e anche se, quest’anno, mancherà l’appuntamento promosso all’interno degli impianti sportivi di piazzale Atleti Azzurri d’Italia, non mancheranno certo le occasioni per rinverdire la tradizione.

Quella che vede nella “Seima” di Vermegliano quella alla quale tutti si ispirano per comprendere il loro domani. E alle 18, sul Carso sopra le pendici carsiche dell’abitato di Vermegliano, sarà il circolo della Protezione civile, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, ad accendere quella che viene considerata da tutti la “Seima” principale, ovvero quella che tutti considerano quella attraverso i quali trarre gli auspici per il futuro.

Alle 18.30 la “Seima” sarà accesa nel parco delle feste di Selz, a cura delle associazioni del rione, mentre altre “Seime” minori saranno accese in altre zona della cittadina, magari in modo spontaneo dalle famiglie o da gruppi di amici. Una notte come sempre magica quella che ci aspetta domani.

Dappertutto, come sempre avviene, saranno allestiti dei chioschi con minestrone e cotechino e tanta allegria. E attraverso la direzione dei fumi, proprio come facevano nel passato, sarà possibile trarre gli auspici per il futuro, attraverso l’ormai ben conosciuto detto “Vers levante, recolta bondante, se sufia burin, poc pan e poc vin”.

Anche se c'è chi si ostina a dire che, usando sempre il dialatto bisiaco, comunque andrà la direzione dei fumi “el sior resterà sior ed el poret sempre poret”. Alla “Seima” principale allestita in questi giorni dai volontari della Protezione civile ed alta una quindicina di metri, si accederà da piazza Santo Stefano e salita Ugo Polonio, attraverso la “Serpentina in monte” che verrà opportunamente illuminata.

Verrà appiccato il fuoco direttamente dal sindaco Livio Vecchiet alle altissime cataste di legna, ma bisognerà prestare la massima attenzione. Quindi, subito dopo la festa, arriverà il momento di spegnere tutto, stando ben attenti che non ci siano ancora dei focolai accesi.

Specialmente sulle pendici carsiche, anche se, va sottolineato, ogni anno la protezione civile, che organizza l’evento sulle pendici di Vermegliano, è attenta ai bordi del grande falò con i suoi mezzi antincendio. E nell’attesa di questa bella tradizione, continua l'attività al “Giardino di Natale” del parco Excelsior fino a domenica.

 

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