La rivoluzione a passi di danza contro la violenza alle donne
TRIESTE Mercoledì a Trieste, come in tante città in tutto il mondo, torna “One Billion Rising 2018-Un miliardo di voci contro la violenza su donne e bambine”, il flash mob internazionale ideato dalla drammaturga e attivista femminista Eve Ensler.
L’appuntamento si ripete ormai da anni nella giornata di San Valentino, per sostenere la lotta contro ogni forma di abuso sulle donne e sulle bambine, un movimento che invita tutti a insorgere contro la violenza con l’atto liberatorio della danza. Quest’anno la campagna si focalizza sulla solidarietà, intesa come arma contro ogni forma di sfruttamento e aggressione. A Trieste, come lo scorso anno, si svolgerà un corteo da piazza Goldoni, a partire dalle 15.30, con arrivo previsto in piazza Verdi dove - alle 18 - si ballerà sulle note di “Break the chain”, l’inno della rivoluzione. Donne ma non solo (l’invito infatti è rivolto anche agli uomini) che attraverseranno le vie del centro con striscioni e slogan, prima di arrivare nella piazza.
«La campagna vede coinvolte, nel mondo, ben 207 nazioni – si legge sul sito nazionale dell’evento - in Italia la rivoluzione a passi di danza si farà strada in circa 100 città. Nel giorno di San Valentino le vie non saranno invase da cuori e trovate commerciali, ma da una danza la cui forza sta nella consapevolezza e nella ribellione. Sapere cos’è la violenza contro le donne, riconoscerne la portata e scegliere di non rimanere indifferenti è il primo passo della rivoluzione auspicata».
Nel 1998 Eve Ensler ha fondato il V-Day, un movimento che lotta per la parità sessuale e contro ogni discriminazione e violenza sulle donne, e dal 2013 il V-Day ha preso il nome di “One Billion Rising” dando vita a un dibattito contro lo sfruttamento e le disuguaglianze economiche delle donne in tutto il mondo.
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