La Regina Elisabetta dalla A alla Z il dizionario della sovrana più longeva

ROMA

La storia, le curiosità, gli affetti, ovvero tutto quello che c’è da sapere sulla regina più longeva di sempre, ’Elisabetta II, dalla A alla Z’ (Piemme, pagg. 391, euro 18,50). È un ritratto denso di aneddoti e curiosità quello scritto da Lavinia Orefici, giornalista televisiva e appassionata di jet set e Royal Family. È il ritratto di una regina che, con i suoi 68 anni di regno (più della trisavola, la regina Vittoria) ha varcato ogni traguardo, attraversato la storia e camminato al fianco dei grandi dell’ultimo secolo: sette Papi, 13 presidenti degli Stati Uniti e 14 suoi primi ministri. Una regina che, ancora nel 2019, ha partecipato a 295 impegni in agenda, fermata in questi mesi solo dall’epidemia di Covid-19 che ha messo in ginocchio il resto del mondo.

Tailleur pastello e cappellini en pendant, Elisabetta - racconta l’autrice - è sempre rimasta fedele a se stessa: classe 1926, salita al trono grazie a uno scandalo (l’amore fuori dai canoni di suo zio, Edoardo VIII, per l’americana e divorziata Wallis Simpson, che lo portò farsi da parte e cedere il trono al fratello, Giorgio VI), Elisabetta II ha superato indenne gli scandali che hanno costellato la sua vita: il turbolento matrimonio tra Carlo e Camilla, la vita spericolata del figlio Andrea, la tumultuosa Megxit. Il libro è una carrellata di storia, aneddoti, curiosità, occasione unica per entrare nella vita della regina delle regine. Capitolo dopo capitolo, ordinati per lettere alfabetiche, la vita di Elisabetta II si dipana attraverso gli anni e i decenni.

A come Amici, ’l’inner circle’ più esclusivo del mondo; come Amori, il principe Filippo, «impenitente gaffeur, forse anche fedifrago, ma comunque un eccellente compagno di strada e l’unico che abbia saputo tenere testa a una moglie regina»; A come Andrea, il figlio preferito, «croce e delizia». B come Balmoral, il castello che ha l’intimità di una casa e dove - a sentire l’ex premier Tony Blair - la regina «sparecchia il tavolo e lava anche i piatti». C come Corona, quella di Sant’Edoardo che dal 1661 incorona ogni re e regina di Inghilterra: con 2.868 diamanti - uno solo dei quali, il Cullinan II, si stima valga 360 milioni di euro, oltre a 17 zaffiri e 11 smeraldi - è così pesante che -come raccontò la stessa regina - «quando la si indossa, non è possibile abbassare la testa... si rischia di rompersi il collo». D come Diana, inevitabilmente, la principessa del popolo, così amata e popolare da diventare «un problema per i Windsor, principessa del cuore e principessa di cuore».

Via via non bastano le lettere dell’alfabeto per raccontare la vita pubblica e privata della regina, segreti e curiosità. All’amata Royal Ascot, per esempio, la corsa dei cavalli appuntamento immancabile per la sovrana, la scommessa più pagata è quella sul colore del cappellino indossato dalla regina; e Angela Kelly, la stilista, ne prepara diversi nel vestiaire così che, se qualcuno si affacciasse, nessuno possa saperlo in anticipo. Leggendo si viene a sapere anche che la regina riceve tra le 200 e le 300 lettere di ammiratori al giorno; che nel suo cocktail preferito, il Dubonnet (un terzo di gin e due terzi di liquore francese), il ghiaccio deve essere rotondo, perchè fa meno rumore.

The Firm, l’azienda Windsor, porta nelle casse della Gran Bretagna circa 2 miliardi di euro l’anno e ha un valore stimato di 60 miliardi di euro. —

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