La rassegna èStoria va online e analizza le malattie, dalla peste nera ai virus di oggi

Gorizia, dal 24 luglio al 2 agosto video ai Giardini e su Facebook. Tra i relatori Luttwak, Mieli, Quammen, Barbero, Maraini
Nella foto grande Alessandro Barbero. David Quammen, da sinistra in alto, autore del fortunato “Spillover” (Adelphi); a fianco Dacia Maraini, Paolo Mieli ed Edward Luttwak
Nella foto grande Alessandro Barbero. David Quammen, da sinistra in alto, autore del fortunato “Spillover” (Adelphi); a fianco Dacia Maraini, Paolo Mieli ed Edward Luttwak

GORIZIA. I nomi illustri non mancano. Rispetto agli anni scorsi la differenza è molto semplice: gli ospiti, come sempre numerosi, non saranno a Gorizia in carne e ossa. Insomma, quella di èStoria sarà un’edizione molto particolare con gli incontri che verranno tutti diffusi sul suo canale YouTube, mentre, al termine della rassegna, li si potrà trovare sulla piattaforma tv.estoria.it, a cui è già possibile registrarsi gratuitamente, anche scrivendo una mail a info@estoria.it.

In totale, gli appuntamenti saranno quaranta a esplorare l’impatto delle pandemie sull’uomo dall’antichità ai giorni nostri grazie ai contributi di esperti di storia della medicina, storia economica, demografia, letteratura e storia dell’arte. Quest’anno, infatti, il titolo di èStoria è “Controvirus”: l’impatto del Covid, che ha costretto all’annullamento dell’edizione di fine maggio, ha anche suggerito di rivedere il tema della kermesse, mentre quello pensato in un primo momento (“Follia”) verrà recuperato l’anno prossimo.

Da venerdì 24 luglio a domenica 2 agosto, alle 20.15, una selezione quotidiana di video sarà quindi proiettata ai Giardini Pubblici di Gorizia, ma i calendari delle uscite su YouTube e delle proiezioni verranno comunicati a breve. A dare un’occhiata al cartellone, Paolo Mieli dialogherà con l’ideatore e direttore di èStoria, Adriano Ossola, che ieri, nel parco municipale del capoluogo isontino, ha svelato il programma della kermesse alla presenza dell’assessore regionale Tiziana Gibelli, del sindaco Rodolfo Ziberna, dell’assessore comunale Fabrizio Oreti, di Michela Cecotti per la Camera di Commercio, del direttore del Premio Amidei Giuseppe Longo.

Oltre a Mieli, tra gli invitati, ci saranno Luciano Canfora, Alessandro Barbero, Franco Cardini, Chiara Frugoni, Melania Mazzucco, Edward Luttwak, Sergio Romano, Federico Rampini, Dacia Maraini, Gian Antonio Stella, Giorgio Cosmacini, Jarred Diamond (autore di “Armi, acciaio e malattie”), David Quammen (autore del best seller “Spillover”), Frank M. Snowden (che ha scritto il poderoso volume “Epidemics and Society”, che presto uscirà per la Leg).

Gli ospiti, tra italiani e stranieri, ce ne sono davvero tanti, in tutto una sessantina, a confrontarsi su epidemie come la peste nell’Antica Atene e nell’Antica Roma - su questi temi Giulio Guidorizzi, Alessio Sokol, Luciano Canfora, Francesco Maria Galassi - senza trascurare la peste di Giustiniano - Peter Heather e Matteo Sacchi - per arrivare a tragedie più recenti, celate dietro nomi più sofisticati, sibillini: Hiv, Ebola, Sars fino, naturalmente, al Covid.

Ancora, a èStoria 2020 si parlerà dell’ultima epidemia di peste, avvenuta in India, dell’influenza spagnola, della poliomelite, del colera che, nel ’73, colpì il Meridione e Napoli in particolare. E gli approfondimenti, poi, si soffermeranno anche su vari aspetti innescati dalle pandemia, a cominciare dalle loro conseguenze economiche e dalle scoperte dei vaccini per debellarle. L’intento, quindi, è di dar vita a un corpus storiografico di completezza unica tra le fonti a disposizione su un tema tragicamente attuale. 

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