La raccolta e l’assaggio dell’aglio in Val Resia diventano una festa

All’azienda agricola Fassal di Oseacco porte aperte per due giorni a turisti e visitatori per partecipare alla lavorazione del prodotto, in un ambiente familiare e agreste
Di Cristina Favento

La proposta è indubbiamente originale. Nasce dall'intento - molto in voga di recente nella progettazione turistica - di valorizzare il territorio e i suoi prodotti più peculiari, di promuovere un ritorno alla natura e alla terra, di offrire esperienze anziché itinerari. È in questa prospettiva che, per il quarto anno consecutivo, l’Azienda Agricola Fassal di Oseacco, sabato e domenica invita i visitatori a scoprire la Val di Resia partecipando alla raccolta dell’aglio. Non di una varietà qualsiasi: si tratta di un presidio Slow food del Friuli Venezia Giulia. Le coltivazioni sono naturali, vengono organizzate in piccoli appezzamenti e danno origine a un prodotto agricolo tradizionale di quest'area geografica. Ben si prestano quindi ad accogliere famiglie e turisti della domenica in un ambiente intimo e campestre, per riscoprire il piacere della condivisione, il gusto di mettere le mani nella terra, il sapore della semplicità.

L’accoglienza in azienda inizierà, sabato e domenica luglio, dalle 8.30 (in località Croce Rossa, strada per Stolvizza, lato destro). Si raggiungeranno poi i campi a piedi attraverso un sentiero in salita nel bosco di circa 15 minuti, dove il personale a disposizione degli ospiti illustrerà qualità e tecniche di coltivazione dell’aglio prima di iniziare la raccolta, per chi è interessato a partecipare a questa attività. Chi lo desidera, durante le due giornate, potrà intrattenersi per un pic-nic nei prati dell'area di accoglienza dell’azienda, con la possibilità di pranzare con prodotti tipici del territorio, molti dei quali derivati appunto dall’aglio. Contraddistinto da un sapore particolarmente dolce, privo dell'aroma acre e intenso che caratterizza le qualità più comuni, il pregiato bulbo di Resia (chiamato strok dai resiani) viene infatti utilizzato anche per la preparazione di altri derivati, da ortaggi sott'olio a gustose conserve.

L'assaggio potrà essere accompagnato anche da birre artigianali prodotte in loco con ricette proprie, usando materie prime selezionate e prodotte a bassa fermentazione, senza filtrazione né pastorizzazione, rifermentate in bottiglia. La partecipazione al giro illustrativo nei campi, alla raccolta e alle degustazioni sono attività gratuite aperte al pubblico. Chi lo desidera può anche acquistare i prodotti raccolti. In caso di maltempo, la raccolta sarà rimandata alla settimana successiva, il 19 e 20 luglio (per informazioni: www.fassal.it, info@fassal.it, tel. 340 3656334). L'occasione è quella giusta anche per conoscere meglio i resiani, oggi poco più di un migliaio, distribuiti su un territorio che ha conservato molti piccoli villaggi in tutta la vallata alpina, ancora piuttosto selvaggia e legata alle proprie tradizioni. È possibile visitare un Ecomuseo gestito dall'Ente Parco naturale delle Prealpi Giulie (www.parcoprealpigiulie.it; tel. 0433 53534) in collaborazione con il Comune di Resia, la Pro Loco e alcune realtà associative locali. Il progetto ha l'obiettivo di valorizzare la comunità resiana attraverso la raccolta e l'esposizione di immagini, testimonianze e manufatti finalizzati al racconto del territorio attraverso i suoi vari aspetti naturalistici, paesaggistici e storico-culturali. Il percorso si articola in un insieme di sentieri fisici e culturali alla scoperta dei luoghi più caratteristici della valle e prevede quattro itinerari tracciati dedicati agli antichi ghiacciai; agli alpeggi; agli stavoli e alla tradizione musicale.

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