La preistoria sullo schermo per comprendere i nonni Sapiens

Al Museo di Storia naturale si viaggia a ritroso grazie ai documentari del PalæoMovies Fest 

TRIESTE Un viaggio cinematografico attorno all’uomo e alle sue molteplici tradizioni e culture, a partire dalla preistoria per arrivare fino al presente. Torna per la sua quinta edizione PalaeoMovies Film Fest, che proporrà per due settimane consecutive - sabato 23, domenica 24, mercoledì 27, sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre - proiezioni di documentari e film dedicati ai nostri più antichi antenati e a tradizioni millenarie che si conservano tutt’oggi in alcune tribù sparse negli angoli più remoti della Terra. La rassegna, a cura di Roberto Micheli con la collaborazione di Deborah Arbulla, è organizzata con il sostegno del Comune e in collaborazione con la Società per la preistoria e la protostoria del Fvg e La Cappella Underground all’interno del Museo di Storia naturale.

Saranno ben 19 le proiezioni proposte, con una ricca selezione di documentari, alcuni inediti, film di fiction di registi italiani e stranieri e alcune conferenze di approfondimento, il tutto a ingresso libero. In calendario anche quattro laboratori di archeologia per bambini e ragazzi, in programma domenica 24 novembre e il 1° dicembre. Ad aprire la rassegna, sabato 23 alle 19, sarà un breve documentario sulla Grotta Romanelli, sito pugliese di riferimento mondiale per i ritrovamenti preistorici e gli studi paleoambientali. Il documentario è stato realizzato da Raffaele Sardella, referente degli scavi tuttora in corso, che sarà presente per un commento alla proiezione. Nel filone dedicato alla preistoria saranno inoltre proposti temi come l’arte dei nostri più antichi antenati (“La fragilità del segno” e “Segni dalla preistoria”, di Vincenzo Capalbio e Marilena Bertozzi), la nascita e l’evoluzione della musicalità umana (“Origini della musica”, di Daniel B. Arvizu, Andrea Spalletti), l’uomo di Neanderthal, la mummia del Simulaun. Domani, alle 10.30, è in programma la conferenza del paleoantropologo Giorgio Manzi, professore alla Sapienza e uno dei maggiori esperti del settore, dal titolo “Homo sapiens: come siamo arrivati fin qui”. Mercoledì 27 novembre, alle 17, è prevista invece la conferenza di Paolo Paronuzzi, docente dell’Università di Udine, dal titolo “I falsi della Grotta del Pettirosso: un caso risolto” e la proiezione di un video inedito sulla figura di Ludvig Karl Moser, professore di scienze naturali al ginnasio tedesco di Trieste dal 1876 al 1904 e uno dei primi studiosi di archeologia attivo nelle grotte del Carso. Programma completo su www.museostorianaturaletrieste.it. —
 

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