La Pasqua è anche ortodossa: a Trieste greci e serbi in festa
Le comunità serba e greca di Trieste si apprestano a celebrare la Pasqua, festività che, per i fedeli ortodossi, riveste un significato di grande rilievo.
Nella chiesa serbo-ortodossa di via San Spiridione si comincerà già quest’oggi, alle 9, con la Santa liturgia, mentre alle 18 ci sarà la veglia solenne, con la lettura dei 12 Vangeli. Domani alle 9, ci saranno le Ore regali, alle 18 i Vespri con la deposizione dell’epitaffio e alle 20 le Lamentazioni. Sabato, alle 9, spazio alla Santa liturgia, alle 18 Akatistos del dolce Cristo e, a seguire, la benedizione delle uova. A mezzanotte la resurrezione sarà celebrata con la processione.
La grande messa di Pasqua è in programma domenica, con inizio alle 10, mentre lunedì, la Santa liturgia inizierà alle 9, funzione che sarà ripetuta, alla stessa ora, anche martedì, giornata che, alle 16, vivrà l’ultima funzione pasquale.
Percorso simile quello previsto per i fedeli greci. Tutte le funzioni si svolgeranno nella chiesa di san Nicola sulle Rive. Oggi, alle 19.30, rappresentazione del Crocifisso di Gesù. Domani, alle 11, quella della deposizione del corpo di Gesù dalla croce, mentre alle 19 ci sarà la funzione per il lutto, seguita, alle 21, dalla processione. Sabato, alle 10, divina liturgia per la discesa di Gesù negli inferi. Alle 23.20 funzione della santa Luce, seguita, a mezzanotte, dalla proclamazione della resurrezione e dalla Divina liturgia pasquale. Domenica, alle 11, ci sarà il Vespro dell’amore, con la successiva distribuzione dell’uovo rosso pasquale.
Per i greci di Trieste, la Pasqua 2017 riserva una novità: nell’aiuola situata di fronte alla chiesa è stato scoperto, in questi giorni, il busto di Rigas Fereos, personaggio che trova posto nell’Olimpo risorgimentale greco, come protomartire della rivoluzione contro i Turchi. Nato nel 1757, Fereos fu uno degli illuministi greci più attivi nel campo editoriale, risvegliando il fervore patriottico dei suoi contemporanei e gettando le basi, con i suoi poemi, per la creazione della lingua greca moderna. La sua cattura avvenne a Trieste il 19 dicembre 1797, fu consegnato ai Turchi dalle autorità austriache, fu strangolato, a Belgrado, il 24 giugno 1798. Il suo corpo fu gettato nel Danubio. Rigas è celebrato come eroe nazionale della Grecia e rappresentato sulle monete da 10 centesimi di euro. Il busto punta lo sguardo verso il luogo dove fu catturato, lo storico caffè Tommaseo, mentre cercava di raggiungere Napoleone Bonaparte a Venezia.
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