La nuova Europa e quella del 1918, radici e futuro assieme ai ragazzi

Domani l’incontro che dà il via al progetto “Fine e memoria della Grande Guerra”  

TRIESTE Domani alle 9, nell’auditorium del Revoltella, l’incontro “1918-2018 L’Europa di ieri e di oggi tra guerre, memorie e speranze di pace” darà il via al progetto didattico “1918, la nuova Europa-Fine e memoria della Grande Guerra” promosso dall’associazione Radici&Futuro di Trieste. «Al Revoltella e nella sala Costantinides del Museo Sartorio - spiega il segretario generale dell’associazione, Laura Capuzzo - convergeranno oltre 250 studenti di scuole medie e licei triestini, oltre che di un liceo austriaco e di due scuole superiori della minoranza italiana in Croazia, che nel corso di quest’anno scolastico saranno impegnati ad approfondire le vicende relative alle fasi finali della Grande Guerra e al primo dopoguerra, con particolare riguardo al nostro territorio».

La manifestazione servirà a introdurre alcuni degli argomenti che poi saranno oggetto di studio per i ragazzi, invitati a riflettere in particolare sui cambiamenti subiti dall’Europa nel secolo scorso e sull’esigenza di coltivare speranze di pace. I lavori al Revoltella, coordinati da Nicolò Giraldi, si apriranno con gli interventi di Fulvio Salimbeni dell’Università di Udine, che tenterà un “bilancio” della Grande Guerra parlando dell’Europa uscita dalla pace di Versailles, e di Stefano Pilotto (del Mib), che si soffermerà sul concetto di Europa quale si è formato nel secondo Dopoguerra. Il tema della memoria della Grande Guerra sarà quindi declinato in diversi modi: Claudia Colecchia (Fototeca del Civici Musei di storia e arte di Trieste), sottolineerà il ruolo della fotografia, Romano Sauro racconterà i suoi due anni di navigazione intorno all’Italia con la barca “Galiola III” nel ricordo del nonno Nazario.

Francesco Zardini del Gruppo di lavoro dei giovani presenterà il calendario 2019 “Schizzi sulla Grande Guerra”; il Quintetto vocale del liceo musicale Carducci-Dante di Trieste eseguirà l’Inno “Viva San Giusto”, l’Inno di Mameli e l’Inno ufficiale dell’Ue. A corollario della manifestazione, si svolgerà al Museo Sartorio, con introduzione di Diego Manna, una lettura scenica del libro “L’amor al tempo del refosco” di Laura Antonini e Stefano Bartoli, una sorta di rivisitazione in chiave comica del Cyrano de Bergerac ambientata nella Trieste della Grande Guerra. I lavori nelle due sedi saranno intervallati dalla proiezione di alcuni video di RaiStoria sulla battaglia di Vittorio Veneto, sulla fine della guerra e sulle testimonianze di personalità del ’900.
 

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