La musa Romina Mondello seduce Modigliani a Gradisca

GORIZIA. Non è la prima volta “da noi” per Romina Mondello. “Alex”, serie Tv poi trasmessa da Italia 1, era girata a Trieste ma Romina già allora, una vita fa, era un volto noto: aveva preso parte a Miss Italia, a Non è la Rai, a La Piovra numero 7. Torna in regione domani alle 21, al Nuovo Teatro Comunale di Gradisca, con “Modigliani”, una prima regionale. Lo spettacolo è scritto e diretto da Angelo Longoni e nei panni di Modì troveremo Marco Bocci; sul palco anche Claudia Potenza (Jeanne Hébuterne, l’ultima fiamma del pittore), Giulia Carpaneto (Kiki de Montparnasse, figura cardine della Parigi dell’epoca), Vera Dragone (la poetessa Anna Achmatova); le musiche sono di Ryuichi Sakamoto.
Romina Mondello, invece, è Beatrice Hastings, «una giornalista nata a Londra che giunge in Francia per scrivere dello stato dell’arte a Parigi», racconta l’attrice. Ed è una giornalista, che, naturalmente, entra in contatto con Modigliani: «Beatrice è introdotta nei salotti bene di Parigi e riesce ad aprire le porte di quei salotti al pittore. È colta, raffinata, intraprendente, femminista, ambigua; cede al vizio ma dal vizio non si lascia sopraffare: è dotata, quindi, di un forte autocontrollo. Di Modigliani riconosce la grandezza ma pensa che il suo alto valore artistico possa venire annullato se non riesce a generare successo, denaro. Invece, Modigliani muore per la sua arte in povertà, al freddo».
Una “semplice” diversità di vedute? Uno scontro tra personalità opposte? «Quello tra Beatrice e Modì - spiega ancora Romina - è un rapporto fatto di grandi litigi e grandi passioni. Ma lei è l’unica a tenergli testa mentre le altre ne subiscono il fascino. Decide di farsi aiutare a perdere il figlio che da lui attende…».
Il pittore livornese, come detto, sarà Marco Bocci: «Lavoriamo assieme per la prima volta - racconta Romina - anche se più volte ci siamo, per così dire, sfiorati; c’era sempre qualche proposta che, per un motivo o per l’altro, sfumava. Lavorare con Marco è costruttivo, interessante; è un attore attento e di cuore». Ma, al di là di coloro che saranno a interpretarla, è così bella (nella sua tragicità) la storia di Modì che non può lasciare indifferenti. Ed è una storia che non lascia indifferente Romina Mondello. «Infatti- dice - la sua vicenda mi ha sempre colpito. Mio padre faceva l’antiquario, il padre di mio figlio fa l’editore di arte contemporanea. Insomma, l’arte mi affascina. E quando mi è stato proposto di fare uno spettacolo su Modigliani non potevo non accoglierlo». Ed eccoci, quindi, alla prima regionale.
Non che a Romina Mondello manchino altri progetti, specie legati al teatro: «È vero, da un po’ di anni sono teatrodipendente. E quando mi immagino, tra qualche anno, mi immagino sul palco. È il mio luogo ed esserne consapevole è per me una grande conquista. Ciò non vuol dire che sto abbandonando il resto. Ad esempio, ho finito da pochi mesi di girare una nuova serie (prodotta da Raoul Bova, anche protagonista); è una serie di otto episodi che uscirà tra poco, su Canale 5. Sarà il mio ritorno in tv dopo un’assenza dal piccolo schermo. E ci sono anche progetti di cinema. Ma con il teatro sono felice». Del resto, per Romina, quello di domani è anche un ritorno “da noi”: «Sono stata più volte a Trieste. La bora mi scalda. “Alex” ha rappresentato il mio primo incontro con Trieste dove poi sono tornata per girare “Hannover” ma anche, più di recente, per “Eva contro Eva” con Pamela Villoresi. È una città meravigliosa».
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