La Mitteleuropa Orchestra apre al pop

PALMANOVA. Schubert, Beethoven, Mozart, Verdi e Rossini, ma anche Frank Sinatra e poi Mussorgsky fino a Bregovic per un viaggio attraverso il mondo slavo. Con questa varietà di eccellenti composizioni si articola la nuova stagione concertistica della Mitteleuropa Orchestra. Ieri il programma è stato presentato a Palmanova, sede dell'orchestra, dal sovrintendente Massimo Gabellone, dagli esponenti regionali Franco Jacob e Gianni Torrenti, dal sindaco della città stellata Francesco Martines e del direttore Giovanni Pacor.
Dodici concerti per questi Contrasti 2016 che prenderanno avvio al Teatro "Gustavo Modena" di Palmanova il 5 ottobre. Raddoppiato rispetto all'anno scorso il numero degli appuntamenti che prevedono sei concerti sinfonici, due con orchestre da camera e quattro con ensemble cameristici. La kermesse aggrega e unisce le folgorazioni artistiche dell'800 musicale sinfonico e strumentale passando per il grande repertorio che tocca anche l'opera lirica, pur tuttavia non tralasciando le esperienze barocche di Vivaldi e il '900, quest'ultimo inteso anche con una grande produzione, dedicata a Frank Sinatra.
Come ha sottolineato Massimo Gabellone, spesso il settore della "musica colta" tende ad escludere alcune tipologie musicali, ad esempio dedicate al pop, o ai ritmi frenetici caratteristici della musica slavo-balcanica, peraltro retaggio della Mitteleuropa intesa come area geografica e culturale, alla quale l'orchestra guarda con crescente interesse in tutte le sue produzioni. I concerti programmati appaiono volutamente "contrastanti" anche all'interno di ogni singolo programma. Infatti, viene espresso un repertorio "tradizionale" dove si ravvisano gli elementi delle scuole nazionali contrapposti al sinfonismo classico-romantico con Dvorak e Schubert, Vivaldi accostato a Piazzolla o la fragilità strutturale di Schumann rispetto ai grandi templi architettonici di Brahms, o con un interazione tra Mussorgsky e Bregovic, o ancora tra Mozart e Busoni. Il tutto affidato a grandi interpreti e prestigiosi direttori d'orchestra, mantenendo l'attenzione anche al Territorio, dal quale nascono le esperienze di eccellenza quali la giovane violinista Laura Bortolotto, protagonista nel concerto di apertura del 5 ottobre, al grande mezzosoprano triestino Daniela Barcellona, diretta da Alessandro Vitiello, il direttore d'orchestra fiammingo Jan Willem de Vriend. Particolare rilievo assume la presenza nella stagione dei flautisti Giuseppe Nova e Maxence e del Trio Metamorphosi nonché dell'Orchestra Filarmonica di Sarajevo, diretta da Samra Gulamovic.
Alfredo Moretti
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