La mappa della band a Trieste: il futuro abita qui e ha un ritmo rock

Archiviati i mitici anni ’90, il capoluogo giuliano pullula di band ancora poco conosciute ma assai agguerrite
Tutte le fotografie della serie sono curate dall'artista Svetlana Tomazic
Tutte le fotografie della serie sono curate dall'artista Svetlana Tomazic

«Trieste se ci sei batti un colpo... di rock!» era il titolo di un documentario di culto realizzato nel 1990 dai registi Pianigiani e Scaramuzza, che coinvolgeva artisti che vantano ora lunghe carriere: Bruno and The Furies (poi Wet-Tones), i Notturna, Lorenzo Fragiacomo (oggi Butterfly Collectors), Arthur Falcone, gli Upset Noise, i Silence (il cui batterista Don Nutz, icona underground per eccellenza, oggi attivo con i Damned Pilots, è il protagonista della foto sopra).

Non meteore, quindi, ma pietre miliari, come è stato poi per i Rhapsody (band di successo planetario) e The Secret (formazione hardcore apprezzata a livello internazionale). Senza voler azzardare quali saranno i nomi di adesso che ricorderemo in futuro, offriamo uno sguardo su alcune delle band di spicco di un panorama troppo vasto per essere mappato con completezza.

I Damned Pilots
I Damned Pilots

Il genere hard/heavy ha una lunga tradizione che vede oggi le sue espressioni più efficaci in band come Tytus, ottimo esempio di new wave of traditional heavy metal.

Il gruppo nasce dagli ex Gonzales (turbo rock'n'roll in pista per 10 anni) eccetto il batterista Malcolm B. Cobra che attualmente è impegnato in due validi progetti: Old Roger's Revenge (piratesco sludge metal) e Glory Owl (stoner).

Gli Old Rogers' Revenge al completo
Gli Old Rogers' Revenge al completo

Tilen, altro ex Gonzales, è convogliato negli Omza, interessante hard rock band con un gusto per la melodia dei Beatles ed i suoni potenti dei Black Sabbath.

Di ottima fattura lo sludge/grunge/heavy blues dei TSO del talentuoso chitarrista e cantante Andrea Abbrescia (già nei Lume con Franz Valente), un disco all'attivo "In-Sanity" su Irma Records.

TSO
TSO

Sludge metal è alla base anche della ricetta dei taglienti Grime. Elbow Strike, MySpace Invaders, Sinheresy, Paz Manera: tutte heavy band già consolidate, con un nuovo disco in uscita su cui avremo modo di tornare. Tra le formazioni più recenti, i Concrete Jellÿ, in pista dal 2013, mescolano blues, hard rock, prog, stoner; il 7 febbraio esce il loro nuovo album "Getting noticed".

Irresistibili dal vivo i Beat on Rotten Woods (si sono esibiti anche in apertura di Bob Log III al Miela). Mace (voci, beatbox, warmachine) e Rob (rotten woods, backing vocals) si presentano ironicamente così: «Disporre sopra ad un letto di beatbox, tre tonnellate di riff croccanti ed alcune gocce di cori viscerali. Aggiungere barba e baffi a piacere». Se amate il black metal, cercate l'oscuro Ergot: Riccardo De Piccoli cura songwriting, voce e suona tutti gli strumenti. Se invece vi piace l'hardcore punk "senza storia da rena vecia", seguite L'Ordegno (il 4 febbraio al Tetris). Sul versante post rock, ottimi i Drømme: Ciro (pianoearthquake) e Pablo (Age of libra) alle chitarre, Alessio (Robert of the square) alla batteria e Nazareno (Onussen/CircoBazooko) al basso e synth.

Tytus band
Tytus band

Spostandoci verso suoni più "leggeri", (indie e pop rock), ricordiamo BuRniTe, The Rideouts, The Mad Monkeys, dalle sonorità british, Uendi, Limes, The Academy lanciatissimi con l'ultimo "Drunk Yoga Velvet Club", lo slacker pop di Guido Giorgi con i suoi Beat Degeneration, i Nasty Monroe, influenzati. dai classici del rock anni '60 e '70, i promettenti Hover, premiati al G.A.S.P, Opening Band, Casa della Musica di Cervignano e ora al lavoro su un nuovo disco di pop rock elettronico con testi in italiano.

O ancora: il rock alternative dei Welcome Coffee, fondati nel 2012 da Alessandro Pollicardi e Stefano Ferrara, Pollicardi ha intrapreso ora un percorso solista mentre il resto della band, con formazione rinnovata, annuncia un imminente album. In ambito rock'n'roll, molto attivi gli Hard Lemonade, 9 elementi attorno al vulcanico frontman Luca Bitti, anche dj-mattatore con lo pseudonimo di JackRabbit Slim. La ruspante formazione si riappropria dei classici degli anni '50 e '60 e lo fa con suoni sinceri, valvole roventi e una sezione fiati di quelle vere. Altrettanto scanzonati i Bencazzadadiscoparty2 che a maggio hanno realizzato "Not good for education", 11 brani ad alto tasso d'adrenalina, testi dissacranti ed ermetici e l'aggiunta di sperimentazioni ben definibili sotto il neologismo da loro coniato di "rock bencazzado".

Gli Hard Lemonade
Gli Hard Lemonade

Come gli Hover e i BenCazzada, anche i Coloured Sweat si erano fatti notare al concorso Opening Band. Usano suoni di strumenti vintage, come l'organo elettrico Farfisa e sono impegnati nella produzione del primo album.

Tra i più sperimentali: gli Alkene che di recente hanno presentato il loro disco "Etere", gli Angel's Egg tra prog e ambient, Acid Frog (psichedelia). Ovviamente c'è molto altro: la musica etnica di Max Maber Orkestar, Banda Berimbau, Wooden Legs, His Trio, il blues di Milazzi, Toro, Sponza, l'r&b/funk di The Topix, il rockabilly dei Brazos e anche meritevoli cover band come il Tributo a Frank Zappa the Enema Bandits, Gabry&Monte, Lady B, Da Capo a coda... Trieste: città di bora e band.

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