La colonna sonora dalla melodia giusta e il film diventa un capolavoro

Torna il Pen Lettori con un ciclo di incontri sul rapporto tra letteratura, musica e pellicole

TRIESTE Da sempre la letteratura e il cinema si sono nutriti anche di suggestioni sonore: la scena dell’omicidio nella doccia in “Psycho” non avrebbe la stessa efficacia senza il motivo che l’accompagna, così come è impossibile comprendere i personaggi dell’Ulisse di Joyce se non si dedica la dovuta attenzione alla descrizione dei loro gusti musicali e alle melodie che attraversano i loro pensieri nell’arco della giornata. La musica è elemento narrativo imprescindibile per alcuni romanzi, così come per alcuni film. Parte da questo presupposto l’iniziativa ideata dal Pen Lettori Trieste “In musica: film e letteratura”, che da oggi e fino al 4 maggio proporrà, grazie alla collaborazione con la Cappella Underground, un percorso di letture e proiezioni in cui il fattore musicale gioca un ruolo preponderante. Gli incontri sul cinema, coordinati da Raffaella Canci, si terranno nella Mediateca della Cappella Underground alle 17, proponendo in visione i momenti musicali più significativi di quattro pellicole.

Si parte oggi, 13 gennaio, con “Marie Antoinette” di Sofia Coppola, film in costume dalla colonna sonora sorprendente, che spazia dal post punk all’elettronica. Lunedì 27 gennaio sarà la volta de “L’isola dei cani”, animazione in stop motion di Wes Anderson che deve molto alla colonna sonora originale di Alexandre Desplat, di forte ispirazione nipponica. Quindi toccherà a “Dunkirk”, film di guerra di Christopher Nolan in cui la colonna sonora di Hans Zimmer contribuisce a mantenere elevata l’ansia dello spettatore (lunedì 10 febbraio) e infine all’accurato mix di musica e immagini di “La la land”, musical di Damien Chazelle (lunedì 2 marzo). Sul fronte letterario invece, con il coordinamento di Lina Morselli, responsabile del Pen Lettori Trieste, si partirà lunedì 17 febbraio alle 18 alla Bottega del mondo (via Torrebianca 29/b) con “L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio”, romanzo di Haruki Murakami in cui, come nella maggior parte delle opere dell’autore giapponese, la musica rappresenta un punto fermo attorno al quale si dipana la trama. Seguiranno “Il persecutore”, di Julio Cortázar (lunedì 9 marzo alle 18 al Stella Polare), “Bagliori a San Pietroburgo” di Jan Brokken (lunedì 6 aprile alle 18 alla Bottega del Mondo) e “Le voci del mondo” di Robert Schneider (lunedì 4 maggio alle 18 al Caffè Stella Polare). Per partecipare al percorso è necessario iscriversi al Pen Lettori (info e iscrizioni al 3381593757 o pentsgruppolettura@yahoo.com). —
 

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