Jack lo Squartatore? Era un giornalista di “nera”

Si chiamava Francis Spurzheim Craig, era un giornalista specializzato in cronaca nera e sarebbe lui Jack the Ripper, Jack lo Squartatore, l'omicida che uccise e squartò cinque prostitute nell'East End londinese tra l'agosto e il novembre 1888.
A sostenerlo è Wynne Weston-Davies, chirurgo in pensione che afferma di essere un discendente dell'ultima vittima e ha scritto un volume, “The Real Mary Kelly” in uscita nel Regno Unito per Brink, in cui avanza la sua spiegazione della vicenda. Secondo lui il vero obiettivo dell'assassino era Mary Jane Kelly, l'ultima donna assassinata, già moglie di Craig e punita con la morte per essere tornata a vendersi. Il medico è convinto che il giornalista si sia finto un serial killer allo scopo di depistare le indagini e che i precedenti crimini siano frutto di questo piano.
"Si tratta del classico caso di amore che si trasforma in odio a causa della gelosia", afferma Weston- Davies che propone nel saggio l'unico ritratto esistente di Craig, un disegno raffigurante un signore occhialuto, che segue un processo dai banchi del pubblico. A supporto della sua teoria cita il fatto che il giornalista, definito "un pericoloso schizofrenico", si suicidò tagliandosi la gola con una modalità simile a quella utilizzata da Jack e che per lavoro aveva ampia conoscenza degli ambienti criminali.
Il chirurgo ha scoperto per caso di avere una parentela con Mary Jane Kelly e ora ha chiesto al governo l'autorizzazione a poterne riesumare il corpo per effettuare il test del Dna. L'ipotesi avanzata da Weston-Davies è l'ultima in ordine di tempo su un mistero che dal periodo vittoriano affascina i britannici. Nell'elenco dei sospettati eccellenti figurano, tra gli altri, John William, medico della regina, il principe Victor Albert e Lord Randolph Churchill, padre del futuro primo ministro. Pochi mesi fa Patricia Cornell, regina Usa del legal thriller, ha messo sotto accusa Walter Sickert, membro dell'alta società, tra i pittori più apprezzati dell'epoca, amico della famiglia reale.
All'origine di tutto, sostiene Cornwell, ci sarebbe la gravidanza, seguita da un aborto, di una avvenente signora dell'East End che avrebbe avuto rapporti intimi con l'erede al trono. Di qui l'esigenza di soffocare ogni traccia dello scandalo, eliminando chi era a conoscenza della storia. Ovvero le cinque prostitute. Sickert , quindi, sarebbe stato un sicario.
Roberto Bertinetti
Riproduzione riservata © Il Piccolo