In viaggio con “L’Italia delle navi” anche a Trieste e Monfalcone

Da lunedì la docu-serie in quattro episodi con Beppe Severgnini e Raffaele Di Placido Nella seconda puntata si va nei cantieri navali, nella terza a Miramare con Massimiliano



Da Trieste a Messina, da Napoli a Taranto, da Venezia alla Sardegna. Un viaggio lungo le coste della nostra penisola. Ma anche un viaggio nel tempo, ripercorrendo 140 anni di storia navale italiana.

Questo, in sintesi, il racconto contenuto ne “L’Italia delle navi – Storia di una nazione in movimento”, docu-serie in quattro episodi che andrà in onda su History Channel (canale 407 di Sky) a partire da lunedì 27 gennaio alle 21.50.

Intrattenimento e divulgazione, alla maniera di History Channel. Un’operazione estremamente pop (grazie al taglio di narrazione e montaggio), che ci condurrà anche lungo la costa della nostra regione.

Nel secondo episodio, dal titolo “Viaggiare sull’acqua”, la docufiction ci porterà, infatti, all’interno dei cantieri navali di Monfalcone, con l’obiettivo di far scoprire allo spettatore come viene costruita una moderna nave da crociera. Nel terzo episodio (“Uomini di mare”), seguiremo il varo di una delle più moderne navi militari italiane, il Trieste, e, dal nome alla città, la narrazione si sposterà al Castello di Miramare per ricordare le gesta di Massimiliano D’Asburgo, fratello del Kaiser e ammiraglio della marina austroungarica.

La docu-serie è stata presentata ieri a Roma alla Biblioteca Centrale di Palazzo Marina, alla presenza di Beppe Severgnini, qui nelle vesti di narratore, e Raffaele Di Placido, il volto che accompagnerà lo spettatore in questo viaggio. Squadra che vince non si cambia, visto il successo ottenuto la scorsa stagione con “L’Italia del treno”, e non cambiano neppure gli obiettivi del progetto: ricostruire l’impatto prodotto dai mezzi di trasporto e offrire uno spaccato dell’evoluzione sociale, economica e politica del nostro Paese. Questa volta, dalla spedizione dei Mille ai giorni nostri, passando per le grandi migrazioni di inizio Novecento, le guerre, il boom e il conseguente turismo di massa.

«È stato anche un viaggio nei lavori sconosciuti e nelle grandi passioni», ha detto alla conferenza stampa Simona Ercolani, direttore creativo di Stand By Me, la casa di produzione del progetto. Riferendosi in modo particolare all’esperienza vissuta all’interno dei cantieri navali di Monfalcone. «Mi hanno fatto pensare all’Italia che fa le cose. E le fa con così tanta passione da andare oltre il concetto stesso di lavoro».

Fincantieri figura tra i partner che hanno supportato l’iniziativa, così come Fondazione Ansaldo, Marina Militare e Fondazione Ferrovie delle Stato Italiane hanno, invece, collaborato a stretto contatto con la produzione, permettendo al progetto di prendere vita.

Lunedì 27 gennaio, la serie verrà inaugurata dall’episodio “Unire L’Italia”, viaggio da nord a sud nei porti italiani, a bordo dell’Amerigo Vespucci, la nave scuola della nostra Marina Militare, di un piroscafo di inizio Novecento e, infine, della più moderna nave cargo italiana.

Concluderà la stagione, l’episodio “La guerra sui mari”, alla scoperta delle unità in dotazione alla Marina Militare ma, soprattutto, del ruolo che hanno avuto le nostre navi durante le due Guerre Mondiali che hanno segnato il secolo scorso. —



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