In mezzo a Voci di Corridoio rispunta il grande Luttazzi
Amare lo swing significa amare Lelio Luttazzi, dicono senza mezze misure le Voci di Corridoio. La cui dedizione per l’arte del musicista triestino li aveva già indotti, anni fa, a inserire nel loro disco “Edizione straordinaria” due suoi brani poco conosciuti: “L’importanza del microfono” (testo godibilissimo di Tata Giacobetti, del Quartetto Cetra) e “Lasciare o raddoppiare”. Il maestro gradì molto, li incoraggiò a proseguire su quella strada e rispose con una mail che diceva «Bravi! Avete “centrato” il carattere delle mie composizioni. Bravi ragazzi, bravi davvero...».
Ora il quartetto vocale torinese dedica un intero album alle sue musiche. Titolo “Speciale per Lelio, con Jula de Palma”, etichetta Zanetti Records (distribuzione Self).
Oltre ai brani più conosciuti (da “Vecchia America” a “Canto anche se sono stonato”), nel disco sono presenti canzoni meno note, ma sempre e ovviamente all’insegna del suo personalissimo swing (“Rabarbaro blues”, “Mia vecchia Broadway”, “Incredibile amor”), e le ballad più malinconiche ed eleganti: “Perchè domani”, “Lullaby”, “Troppo tardi”.
La particolarità dell’opera, in mezzo ai tanti tributi usciti nei quattro anni e mezzo trascorsi dalla scomparsa del maestro, sta proprio nella presenza - richiamata già nel titolo - della grande Jula de Palma, la signora del jazz italiano, da tanti anni assente dalla scena musicale di casa nostra.
«Quando le Voci di Corridoio, che ascolto e ammiro da sempre, mi hanno chiesto di far parte di questo loro cd - spiega la cantante, milanese, classe 1932, che da molti anni vive in Canada - ho accettato con entusiasmo. Pensavo di scrivere due parole e di canticchiare qualche nota. Invece, eccomi presente con due canzoni: “Eccezionalmente sì” e “Mi piace”, che hanno un particolare significato per me...».
La prima è stata infatti musicata da Luttazzi su un testo della stessa Jula per il suo ultimo concerto al Sistina di Roma, tanti anni fa, e viene ora riproposta in una nuova versione. La seconda, scritta per lei dal musicista triestino e Leo Chiosso, era stata cantata dalla signora in una puntata di Studio Uno: finora non era mai stata registrata. «Il mio incontro con il maestro Luttazzi - ricorda Jula de Palma -, nel 1949, è stato il coronamento di un sogno. Conoscerlo e cantare con lui e la sua orchestra è stato meraviglioso...».
Un altro inedito presente nel disco è “Messaggio”, suonato al piano dal nostro. Mentre “Dr Jekyll Mr Hyde”, presentato a Sanremo 2013 da Simona Molinari e Peter Cincotti, è qui vestito da un nuovo arrangiamento. E grazie a un provino del 2007, concesso dalla moglie Rossana, le Voci di Corridoio riescono persino a duettare con lo stesso Luttazzi.
«Da sempre - dicono le Voci di Corridoio, che sono Roberta Bacciolo, Elena Bacciolo, Paolo Mosele e Fulvio Albertin - amiamo e proponiamo questo genere musicale intramontabile. Ci siamo avvicinati alla musica e alla personalità di Luttazzi e ne siamo rimasti affascinati. Spinti dall’entusiasmo per l’apprezzamento del maestro nei confronti del nostro precedente cd, abbiamo intrapreso un percorso di ricerca nel suo vastissimo repertorio che ci ha fatto scoprire delle vere e proprie perle...».
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