In 256 sfidano la pioggia alla Rampigada Santa FOTO E VIDEO

Di corsa o in bici scalano lo “Zoncolan dei triestini” che dal rione di Roiano conduce fino all’obelisco di Opicina
Silvano Trieste 17/09/2017 Rampigada Santa
Silvano Trieste 17/09/2017 Rampigada Santa

TRIESTE La pioggia non ferma la Rampigada Santa, manifestazione dedicata alla mobilità sostenibile e alla promozione del territorio che ha preso il via domenica mattina, alle 10, da Roiano. L’associazione Spiz, che ha organizzato l’evento in collaborazione con il Comune di Trieste e con la Società nautica Pullino, aveva annunciato che lungo i 2.050 metri di pavè che dal rione di Roiano conducono all’Obelisco di Opicina si sarebbero viste «delle vere e proprie chicche». E così è stato.

 



Messo da parte l’obiettivo di sgretolare il primato di presenze (256 iscritti contro i 343 dell’anno passato), a causa delle pessime condizioni metereologiche che hanno caratterizzato le ultime settimane, sono altri gli aspetti sui quali si è deciso di puntare con convinzione.

 

Rampigada Santa, l'impresa su una sola ruota



La sfida alla salita triestina per eccellenza, la Scala Santa, lo “Zoncolan triestino”, non è più una questione riservata agli agonisti, anzi. La conferma arriva direttamente da Mauro Vascotto, deus ex machina dell’evento, che sottolinea come proprio in questa edizione si sia registrato un notevole incremento di iscrizioni da parte di “rampigadori santi” in erba e di veterani over 60.

«L’ascesa a piedi o in bicicletta di Scala Santa consente di rimanere giovani e in forma – spiega Vascotto –. Il fatto che poi si siano avvicinati a questa manifestazione moltissimi piccoli atleti ci rende orgogliosi. In gara anche una bambina di quattro e un bambino di sette anni». Il ruolo di apripista, ancora una volta, è toccato a Simone Temperato, in arte “Magico Tempe”, che ha affrontato l'immane pendenza pedalando su una sola ruota, senza mai appoggiare un piede a terra.


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