Il Verde Profumo postpandemico dal MuCa al Museo Sartorio

Per la rassegna “Questa Volta metti in scena...”due esposizioni di opere pittoriche e fotografiche sul tema della rigenerazione e della rinascita
B.g.

MONFALCONE

Ritorna la rassegna “Questa Volta metti in scena...” organizzata dall’Associazione culturale Opera Viva di Trieste con il sostegno della Regione. La diciassettesima edizione celebra la Natura attraverso una molteplice interpretazione del colore verde, che intreccia arte, scienza e ambiente, nelle due mostre che aprono l’evento: “Verso la bella stagione” domani al MuCA – Museo della Cantieristica di Monfalcone e “La sorgente che rivela”, venerdì al Museo Sartorio di Trieste.

«Dal titolo “Questa Volta metti in scena... Verde Profumo. Dalla Selva oscura alla stagione per nuove rinascite” – afferma il direttore artistico di Opera Viva, Lorena Matic – questa edizione ricorda il periodo pandemico globale dove la via era smarrita auspicando una nuova stagione di rinascita, con il colore verde a simboleggiare il rigenerarsi della natura, che si ritrova ampiamente anche nella Divina Commedia di Dante».

Dall’ultimo Cantico dell’Inferno ... e uscimmo a riveder le stelle, la mostra d’arte internazionale “Verso la bella stagione” allestita al MuCa indaga il significato che il colore verde evoca da diverse angolazioni: contemporanee, con gli artisti del territorio e stranieri di valenza internazionale, e storiche, grazie alla collaborazione del Gabinetto di Storia Naturale Oreste Gerosa di Capodistria, un museo che contiene una collezione unica delle Scuole dell’Impero Austro Ungarico (a cura della professoressa Loredana Sabaz). Pittura, fotografia, paper cutting e diorami con gli artisti Antonio Bardino, Francesco Galifi, Lara Marconi, Lori Nix che esplorano la potenza della natura al di sopra dell’uomo in dialogo con gli esemplari storici, risalenti al 1800 della flora marina adriatica, per una suggestione che mette al centro la flora di terra e mare. Oltre 50 le opere in mostra, che sarà visitabile fino al 31 ottobre.

La mostra “La sorgente che rivela”, allestita al Museo Sartorio in collaborazione con l’Infn-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare sezione di Trieste e con la partecipazione di Elettra Sincrotrone Trieste, Cnao-Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica e la rete Infn-Chnet dedicata ai beni culturali, apre uno sguardo sulle visioni scientifiche della natura umana, sviluppandosi su tre percorsi: come la scienza vede oltre l'occhio umano la natura e i processi vitali, lo studio sull'uomo con il tracciamento del corpo umano e l'arte, espressione umana che con il restauro e la conservazione dei beni culturali esprime la natura più creativa dell'essere pensante. —



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