Il quadro perduto di Timmel “Paesaggio invernale” va all’asta a Londra

Proviene da una collezione privata greca e sarà battuto il 31 marzo da Bonhams. Appartiene al periodo più fervido
Vito Timmel, Paesaggio invernale, 1926 - Bonhams, London
Vito Timmel, Paesaggio invernale, 1926 - Bonhams, London

Proviene da una collezione privata greca e il prossimo 31 marzo sarà messo all’asta da Bonhams a Londra con un prezzo base di 4.000–6.000 sterline (euro 4.700–7.000): è un olio su tela di 64 x 64 cm, un “Paesaggio invernale” di Vito Timmel, di cui si erano perse le tracce. Firmato e datato 27 dicembre 1926, è riferibile al periodo più esaltante dell’artista, quello in cui lavora moltissimo, dipinge quadri, realizza manifesti, progetta mobili e interni, partecipa a diverse mostre.

Gli anni Venti per il pittore nato a Vienna nel 1886 e giunto a Trieste all’età di quattro anni, si erano aperti con un primo grande riconoscimento a livello nazionale in occasione della Prima Biennale Romana allestita nel Palazzo delle Esposizioni della capitale nel marzo 1921. Lì aveva presentato l’opera intitolata “Gli Infelici”, tra le più importanti della sua intera produzione, di recente venduta all’asta a Trieste, da Stadion, per 66mila euro.

Poco dopo terminava il ciclo decorativo per il teatro di Panzano a Monfalcone, con 13 grandi tele riguardanti i generi e i personaggi della letteratura teatrale che riprendeva, ampliandola, l’idea già proposta nel ’16 nei cartoni collocati al Cinema Ideal di Trieste.

L’anno successivo espone prima alla Permanente triestina in una collettiva da lui stesso ordinata e quindi alla mostra autunnale dove si aggiudica il primo premio. Nel ’23 partecipa alla Quadriennale di Belle Arti al Palazzo del Valentino a Torino e alla Prima Biennale Internazionale delle arti decorative a Villa Reale di Monza dove ottiene la medaglia d’argento dorato con il progetto di una sala da pranzo. Sempre in questi anni soggiorna in Brianza realizzando una serie di dipinti e lavorando all’arredo di una villa privata.

Nel ’26 firma le carte da gioco per la Modiano, espone a Padova alla IV Esposizione d’arte delle Venezie e a Trieste in una mostra personale dove porta una ventina di opere tra cui alcune xilografie e i dipinti realizzati in Brianza, da cui emerge il suo stile inconfondibile, in un insieme di ironia e nostalgia, di colori e pennellate dalla forte valenza espressiva. Il medesimo stile è riscontrabile nel dipinto giunto a Londra che potrebbe forse identificarsi nel “Paesaggio invernale” esposto nell’autunno del ’28, al Padiglione Municipale del Giardino Pubblico di Trieste, alla II Esposizione Sindacale di Belle Arti, di cui parla anche Silvio Benco sulle pagine del Piccolo, sottolineando la sua “fattura brillante”.

“Un soggetto carico di connotazioni mistiche, uno stile simbolista audace e una narrazione accattivante” si legge oggi nel catalogo dell’asta di Bonhams, casa d’aste internazionale, di proprietà privata. Fondata nel 1793, è una delle più antiche e rinomate al mondo, che tratta opere d’arte, oggetti d’antiquariato, automobili e gioielli. Tiene più di 250 vendite all’anno in tutto il mondo nelle sue principali sale di Londra, New York, Los Angeles e Hong Kong, con vendite aggiuntive a Edimburgo, Parigi, San Francisco e Sydney.

La sezione riguardante i dipinti del XIX secolo vende un’ampia gamma di opere dei principali artisti britannici ed europei del XIX e dell'inizio del XX secolo, organizzando 5 vendite all’anno a Londra.

Attualmente, a causa dell’emergenza sanitaria, le sale non sono aperte al pubblico e le offerte possono esser fatte telefonicamente, online o lasciando una proposta in anticipo al banditore.

L’asta del 31 marzo si aprirà con due notevoli dipinti di due autori inglesi: “Waiting for the Procession” di John William Godward e “Greenock Shipping” di John Atkinson Grimshaw. Tra i vari lotti sarà proposto anche un pregevole dipinto di Giuseppe de Nittis, raffigurante “Westminster Bridge”. (Info: www.bonhams.com) —


 

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