Il misterioso write che scardina l’arte. Le provocazioni di Banksy al Miela

TRIESTE La sua identità è un mistero impenetrabile. Si sa che è inglese, di Bristol, e che è il più famoso street artist del pianeta. Con le sue dissacratorie opere “ospitate” sul tessuto metropolitano delle città occidentali, ha rivoluzionato in incognito il concetto stesso di arte e comunicazione. Si fa chiamare Banksy, ed è un’icona globale che riesce a esprimere e raccontare con messaggi molto diretti e leggibili i lati più torbidi e scomodi della società e del potere. Grazie soprattutto alla cura con cui sceglie i luoghi delle sue performance anti-sistema e all’attenzione con cui utilizza i social media, partner fondamentali per la visibilità dei suoi street art attacchi.
Tra i più spettacolari colpi messi a segno da Mr. Banksy, l’autodistruzione, dopo essere stata battuta all’asta per un milione di sterline, della celebre opera “Girl with balloon”, all’iconica casa d’aste Sotheby’s di Londra. È dedicato all’irriverente e anonimo bad boy di Bristol il primo appuntamento di “Capsule Collection”, la rassegna cinematografica su arte, architettura e i suoi protagonisti più innovativi e provocatori che si inaugura oggi, alle 18.30, al Miela.
Focus con approfondimenti e proiezioni su “Il caso Banksy”, per uno sguardo ravvicinato sulla vita e il lavoro del graffitaro del mistero: la serata inizia con l’aperitivo art street music/video di Dj The Fab alle 18.30, seguito dall’introduzione alle pellicole di Tiziana Finzi. Alle 19.30, proiezione del film di Marco Prospero presentato con successo al recente Tribeca Film Festival “The Man who stole Banksy/L’uomo che rubò Banksy” (in lingua originale con sottotitoli), cult movie narrato da Iggy Pop sull’esistenza e le opere dell’artista. La regia del documentario “Exit through the gift shop” del 2010 (alle 21.30 con sottotitoli in italiano) è - secondo voci accreditate - di Banksy stesso, e narra il suo percorso artistico e umano attraverso i racconti di Mr. Brainwash, Shepard “Obey” Fairley, Space Invader e Borf.
La rassegna “Capsule Collection” curata da Tiziana Finzi e Laura Forcessini - in collaborazione con associazioni, musei e istituzioni culturali - proporrà a cadenza mensile tra febbraio e giugno film con le biografie di grandi personalità artistiche e dell’architettura, tra cui Le Corbusier, Caravaggio, Basquiat, Michelangelo, Julian Schnabel e Van Gogh. Appuntamenti che ospiteranno di volta in volta esperti del settore e, dunque, architetti, storici, galleristi, antropologi, designer e psichiatri. —
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