Il mare di Trieste parla il dialetto dal Molo San Carlo alle Love Boats
TRIESTE Fra i numerosi e variegati eventi culturali che accompagneranno la ormai prossima edizione numero 50 della Barcolana ci sono alcune proposte improntate alla più schietta triestinità. E non poteva essere altrimenti dato che provengono dalla vena creativa dei soci del Circolo Amici del Dialetto triestino, attivo dal 1991 e ben noto in città per le sue iniziative in campo linguistico, storico, letterario, musicale, teatrale senza trascurare poi il tema enogastronomico. Il mare di Trieste è, ovviamente, il grande protagonista di questi incontri alla luce della storia, della musica popolare o, semplicemente, a contatto con la nostra vita di ogni giorno. Si comincerà oggi alle 17 nella sede della Biblioteca Statale (largo Papa Giovanni XXIII 6) con la conferenza con proiezione di iconografia storica, tecnica, letteraria ed artistica sul tema “San Carlo, la nave delle cinque bandiere.
Storia di un vascello, di un molo, di un porto” a cura di Stelio Zoratto e Paolo Marz. Fino al 1918 il molo oggi chiamato Audace aveva il nome di un vascello, il San Carlo, che si ricollega ai tempi del padre di Maria Teresa anche se le sue origini sono molto più lontane. Ma dopo varie vicissitudini saranno proprio i resti del vascello, alla fine della sua storia, a costituire il primo nucleo di fondazione di quel molo. Mercoledì 10 ottobre, sempre alla Biblioteca Statale e alle 17, Sergio De Luyk parlerà sul tema “Trieste: le origini adriatiche delle leggendarie “Love Boats” con proiezioni. La conferenza si soffermerà sul ruolo determinante di una nave triestina, l’Italia, nell’affermazione della Compagnia Statunitense “Princess Cruises” da cui sono originate le cosiddette Love Boats, che hanno dato avvio agli inizi degli anni ’70 al fenomeno della moderna industria crocieristica. Giovedì, in collaborazione col Circolo della Stampa e nella sua sede di Corso Italia 13, alle 17 Liliana Bamboschek presenterà il suo libro “Ocio col bagno! Storia degli stabilimenti balneari a Trieste” con proiezione di rare foto d’epoca. Gli attori Maria Teresa Celani e Ruggero Torzullo interpreteranno scenette in dialetto. E proprio Trieste fu tra le prime città in Italia a costruire uno stabilimento balneare galleggiante, il Soglio di Nettuno (1824). Venerdì alle 20.30 alla Casa della Musica “Molighe ‘l fil che ‘l svoli”, spettacolo con canzoni popolari triestine di terra e di mare e divagazioni letterarie, suonato e cantato da Bruno Jurcev e Fiorella Corradini, recitato da Ruggero Torzullo. —
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