Il goriziano Matteo Oleotto: «La mia passione sono gli attori»
«Le congratulazioni e le prime strette di mano mi hanno messo in imbarazzo. Non sapevo se fossero per il film, per il mio recente matrimonio, o per questa nomina...». Fa piacere che il 2014 sia stato un anno fortunato per il regista Matteo Oleotto, 38 anni il prossimo marzo. L’apprezzamento generale per “Zoran, il mio nipote scemo” e la felicità del novello sposo (che qualche giorno fa ha avuto per “regista di nozze” Nanni Moretti) trovano ora un motivo di soddisfazione in più con la nomina a direttore artistico della Contrada. «La mia passione sono gli attori» ha detto per smentire qualsiasi conflittualità tra teatro e cinema. «Ho cominciato studiando recitazione alla Nico Pepe ma un’osservazione di Giuseppe Battiston (“è un interprete bravo, ma si muove strano”) mi ha convinto a dedicarmi alla regia».
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