«Il Friuli scorre in me»: l’amore sconfinato nelle pagine di Luciana Pugliese

di ROBERTO CARNERO Luciana Pugliese era nata a Catanzaro, ma aveva poi vissuto in diverse città italiane: Trieste, Milano, Roma e alla fine - per oltre quarant’anni - in Friuli, a Tolmezzo e a Udine....
Di Roberto Carnero

di ROBERTO CARNERO

Luciana Pugliese era nata a Catanzaro, ma aveva poi vissuto in diverse città italiane: Trieste, Milano, Roma e alla fine - per oltre quarant’anni - in Friuli, a Tolmezzo e a Udine. Per questo - parafrasando lo scrittore francese (in realtà russo-lituano) Romain Gary - amava dire: «Nemmeno una goccia di sangue friulano scorre nelle mie vene, ma il Friuli scorre in me».

Scomparsa nel 2012 all’età di 81 anni, il marito e i figli hanno pubblicato ora, per i tipi della casa editrice L’orto della cultura di Pasian di Prato (Udine), una raccolta di racconti dal titolo “Appuntamento in vetta” (pagg. 192, euro 14,90). La narrativa era stata una delle grandi passioni della vita di Luciana Pugliese, insieme alla poesia, alla pittura e soprattutto alla traduzione. Laureatasi in Lingue e letterature straniere alla Bocconi di Milano, aveva infatti intrapreso molto presto questa attività, che avrebbe condotto con successo per tutta la sua vita, traducendo dall’inglese e dal francese, per conto dei più importanti editori nazionali, una novantina di titoli nel settore della saggistica, dell’arte e della narrativa: fra gli altri, il best-seller “La ragazza con l’orecchino di perla” della scrittrice statunitense Tracy Chevalier.

I racconti di “Appuntamento in vetta” evidenziano il profondo legame di Luciana Pugliese con la sua terra d’adozione: una regione geografica che lei aveva assimilato al punto da riuscire a restituirne caratteri, toni, suggestioni e sfumature, fisiche e psicologiche. Non a caso diversi dei racconti raccolti in questo volume avevano vinto singolarmente, nel corso degli anni, premi letterari friulani.

In particolare, è il fascino dei paesaggi di montagna e i sentimenti delle persone che li abitano a trovare felice espressione in testi - calibrati tra il realistico, il fantastico e l’onirico - in cui viene data voce a una serrata introspezione, a sottili inquietudini esistenziali, ma anche a una visione della vita che sa accettare con fiduciosa apertura d’animo il senso dell’attesa e del mistero che ci circonda. Non ultima qualità del libro è lo stile terso, straordinariamente preciso: frutto della lunga scuola di ascolto dei grandi classici che l’autrice ha pazientemente tradotto per tanti anni.

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