Il Bobbio riapre pensando a Esof con “La ricerca della simmetria”
TRIESTE. Il Teatro Bobbio riapre le porte al pubblico venerdì alle 21 con una nuova produzione Contrada “La ricerca della simmetria”, inserita all'interno della rassegna Science in the City Festival di Esof2020 Trieste, con la collaborazione dell'associazione Poesia e Solidarietà, Golden Show e CasaCave. Un momento fortemente atteso che la Contrada non vede l'ora di condividere con amici e spettatori, pronta ad accogliere il pubblico in un teatro messo in sicurezza e sanificato.
"La ricerca della simmetria" è una mise en espace nata da un testo scritto a quattro mani da due giovani e già affermati drammaturghi milanesi, vincitori di numerosi premi e autori molto richiesti sia in Italia che in Europa: Chiara Boscaro e Marco Di Stefano. Il copione è stato oggetto nei giorni scorsi alla Contrada di un laboratorio di scrittura gratuito insieme agli autori, al regista dello spettacolo Marco Casazza e agli attori che porteranno in scena la rappresentazione: Giovanni Boni, Marzia Postogna, Francesco Godina, Anna Godina e Davide Rossi.
Il testo ruota intorno alla storia del Nobel per la fisica Abdus Salam - interpretato da Giovanni Boni e voce narrante dello spettacolo - al suo impegno verso i giovani scienziati dei paesi del terzo mondo, i primi passi dell’Ictp e della Sissa mentre in parallelo prende forma la storia d’amore di due giovani, una ragazza italiana di nome Laura - impersonificata da Anna Godina, giovane attrice triestina che dopo un ruolo minore in Don Matteo nel 2017 ha recitato nella stagione de “L’isola di Pietro”, la serie televisiva Mediaset con protagonista Gianni Morandi - e un ricercatore di Hong Kong, Wu - il cui ruolo è ricoperto dal giovane Davide Rossi - ambientata al giorno d’oggi nella Trieste di Esof 2020, alla Sissa.
Già nelle prime scene la storia si tinge di giallo: Wu è scomparso da un giorno all’altro e Laura lo cerca disperatamente, mentre l’arrivo a Trieste di una misteriosa “Delegazione” cinese infittisce il mistero. Intanto Abdus Salam, che racconta la storia dei due innamorati, come una sorta di Virgilio, tra rimandi cronologici e flashback, racconta anche la sua storia, le difficoltà che i giovani ricercatori stranieri incontrano all’estero e cita alcuni dei suoi discorsi più importanti: quello tenuto a Vienna nel 1962 nella Conferenza Generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, quello a Washington alla Camera dei rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti Comitato per la Scienza e l’Astronautica nel 1971 e quello tenuto alla consegna del nobel nel ‘79.
«La ricerca della simmetria a cui fa riferimento il titolo - spiega il regista Marco Casazza - è una metafora con cui si affronta la dicotomia ordine e caos. È necessaria una rottura dell’ordine perchè avvenga un cambiamento, la simmetria di per sé è sterile mentre lo sconvolgimento dell’ordine rimescola dubbi e gli eventi; anche nel ritrovamento di un ordine alla fine subentra sempre un’eccezione alla regola che rimette di nuovo in moto un’indagine, una ricerca».
La rappresentazione è arricchita da immagini e sovrimpressioni, proiettate sul fondale e musica per ambientare il racconto nei diversi luoghi in cui si svolge la scena. «Ho potuto collaborare con gli autori del testo - continua il regista - già in fase di stesura, un’occasione rarissima, che mi ha consentito di poter intervenire già da subito su alcuni elementi linguistici, come l’introduzione di termini in triestino, ma anche riferimenti a Trieste e scelte stilistiche. Ho voluto puntare su uno stile un po’ come quello utilizzato nelle graphic novel mescolando un linguaggio visivo pop, il genere spystory e il noir». Lo spettacolo del 17 luglio è aperto al pubblico con ingresso gratuito a invito e solo su prenotazione. Per informazioni da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 alla biglietteria del Teatro Bobbio 040 948471 o contrada@contrada.it.
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