I Sick Tamburo con tante stelle cantano la fine della chemio

«Festeggeremo la fine della chemio fianco a fianco su quel palco/ E starai bene sai e finirà anche il buio, tante cose cambieranno/ i tuoi capelli lunghi quelli cresceranno di un colore che è un incanto/ E se non cresceranno allora sai, ti dico, allora starai meglio senza»: quando l’anno scorso il pubblico per la prima volta ha potuto sentire queste struggenti parole cantate da Gian Maria Accusani in un brano dei pordenonesi Sick Tamburo, forse pochi sapevano che la canzone era dedicata alla sua compagna di band (già dai tempi dei Prozac+), Elisabetta Imelio, ammalatasi di tumore al seno nel 2015. Solo in questi giorni la bassista e cantante racconta pubblicamente la sua storia, in concomitanza dell’uscita di una nuova versione de “La fine della chemio” a cui hanno prestato la voce nomi importanti della musica italiana come Jovanotti, Elisa, Manuel Agnelli, Samuel dei Subsonica, Eva Poles, Tre Allegri Ragazzi Morti, Meg, Capovilla de Il Teatro degli Orrori, lo Stato Sociale.
«A febbraio 2015 sono stata operata – racconta Elisabetta – ho fatto poi chemioterapia, radioterapia e una terapia ormonale che andrà avanti per anni. Sono stati mesi molto difficili, fisicamente ma soprattutto moralmente. La paura di non farcela non mi dava tregua. Durante questo periodo, Gian Maria, amico e compagno d’avventura da sempre, ha scritto una canzone per me, che, come dice lui, non avrebbe potuto non scrivere. L’ho ascoltata per la prima volta in macchina, mentre andavo all’ospedale per l’ennesima seduta di chemioterapia: è stato un istante, più potente della chemio, degli antidepressivi, degli incontri con la psicologa e di mille terapie coadiuvanti. Mi è arrivata addosso una bomba d’amore e di speranza, un’energia che mi ha dato gioia, forza e volontà indispensabili per affrontare tutto questo. Adesso voglio che questo meraviglioso regalo che mi è stato fatto sia di tutti. Voglio che chi sta affrontando il difficile percorso della malattia, possa avere lo stesso aiuto che ho avuto io. Per questo abbiamo deciso di chiedere a diversi artisti di cantare “La fine della chemio” assieme a noi, per raggiungere più persone possibili».
I Sick Tamburo avevano annunciato da tempo la rilettura del brano che avrebbe coinvolto ospiti importanti e l’attesa è stata ripagata con una versione davvero riuscita. Più di un motivo per acquistare il brano (disponibile anche in vinile): i proventi saranno devoluti in parte all’Andos di Pordenone, associazione donne operate al seno, volontarie molto attive e in parte alla squadra di canoa Donne in Rosa Lago Burida, che attraverso lo sport divulgano il loro motto «Insieme si vince sempre».
Nel frattempo Imelio ha potuto coronare un sogno: tornare sul palco con Accusani e Eva Poles, storica formazione dei Prozac+, dopo 13 anni di pausa. È accaduto sabato al Mi Ami Festival di Milano per un concerto davvero indimenticabile: niente a che fare con le operazioni nostalgiche ma un’autentica dimostrazione di tutto ciò che dovrebbe avere una rock band oggi (grinta, passione, potenza). Impossibile non notare il sorriso di gioia della bassista di Pordenone e dei suoi compagni nel celebrare dal vivo i vent’anni dal loro grande successo “Acido Acida”. La musica è dunque un grande incoraggiamento e sostegno, un coadiuvante alla cura e, citando ancora la canzone dei Sick (per l’occasione “Pink”) Tamburo, dopo un’esperienza così traumatica «si potrà capire quello che è importante/ quel che vale veramente/ Finché il sole si alza/ non si muore, non si muore». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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