“I Puritani” di Vincenzo Bellini si raccontano allo Schmidl

Oggi primo appuntamento con il ciclo di introduzioni alle opere di scena al Verdi
UNSPECIFIED - JUNE 06: Portrait of Giuseppina Strepponi (Lodi, 1815 - Sant'Agata di Villanova sull'Arda, 1897), with the music score of the Nabucco. Painting by anonymous artist, oil on canvas, 98x75 cm. Milan, Museo Teatrale (Scala) (Photo by DeAgostini/Getty Images)
UNSPECIFIED - JUNE 06: Portrait of Giuseppina Strepponi (Lodi, 1815 - Sant'Agata di Villanova sull'Arda, 1897), with the music score of the Nabucco. Painting by anonymous artist, oil on canvas, 98x75 cm. Milan, Museo Teatrale (Scala) (Photo by DeAgostini/Getty Images)

TRIESTE Oggi, alle 17.30, per il cartellone dei “Lunedì dello Schmidl”, è dedicato a “I Puritani” di Vincenzo Bellini il primo appuntamento con “Racconta l’opera”, il nuovo ciclo di guide all’ascolto delle opere in scena al teatro Verdi. L’iniziativa si svolge nel segno della collaborazione tra il Museo Teatrale, gli Amici della Lirica e lo stesso Verdi. L’opera, nella produzione firmata da Katia Ricciarelli e Davide Garattini Raimondi (scene e disegno luci di Paolo Vitale, costumi di Giada Masi) e nel nuovo allestimento della Fondazione, sarà in scena dal 16 al 24 novembre al Verdi per la direzione musicale del maestro Fabrizio Maria Carminati.

Allo Schmidl sarà il musicologo Paolo Di Nicola a raccontare l’opera del compositore catanese, anche con il supporto di esempi musicali e video. Composta da Bellini nel 1834 durante il suo soggiorno parigino, “I Puritani” è un’opera seria in tre atti su libretto di Carlo Pepoli. In occasione della prima assoluta del 24 gennaio 1835 al Théatre de la Comédie Italienne, l’opera ottenne un successo trionfale, tale da indurre il compositore a scrivere: «Mi trovo all’apice del contento! Sabato sera la prima rappresentazione ha fatto furore, che ancora ne sono io stesso sbalordito!».

La prima triestina seguì la sera del 26 dicembre 1836, con Giuseppina Strepponi nel ruolo di Elvira, Vincenzo Galli in quello di Sir Giorgio Walton, Bartolomeo De Gattis in quello di Lord Arturo Talbot e Napoleone Rossi in quello di Sir Riccardo Forth. La trama dell’opera - ambientata in Inghilterra al tempo di Oliver Cromwell, che vede la storia d’amore tra Elvira e Arturo intrecciarsi con lo scontro politico fra il partito dei Puritani e quello degli Stuart in seguito alla decapitazione di re Carlo - riassume perfettamente i dettami teatrali del canovaccio romantico tipico dei romanzi storici inglesi e francesi tanto di moda all’epoca e consente al grande catanese di esprimere al meglio la propria creatività attraverso una musica carica di suggestioni e di grande attrattiva per il pubblico.

“I Puritani” sono un autentico banco di prova per tutti i cantanti dovendo cimentarsi con brani di assoluto virtuosismo come “Ah per sempre io ti perdei” e “Son vergin vezzosa”, per non parlare poi del duetto tra Giorgio e Riccardo “Il rival salvar tu devi” la cui stretta finale “Suoni la tromba, e intrepido” provoca sempre un’immancabile richiesta di bis. L’ingresso alla conferenza di oggi è libero e aperto a tutti. —

Argomenti:musicaconcerti

Riproduzione riservata © Il Piccolo