I milanesi Umbaca e Frigo vincitori del Premio Luttazzi

ROMA
«Come sta il jazz giovane in Italia? Mica male!». Non ha dubbi Rossana Luttazzi, vedova di Lelio Luttazzi e infaticabile presidente della fondazione che porta il nome di uno fra i grandi musicisti italiani, innovatore con una carriera poliedrica: compositore, direttore d'orchestra, presentatore tv e attore, scrittore. In suo onore, Rossana ha creato una fondazione nel 2010 e il Premio Lelio Luttazzi dedicato alla memoria (e al genio) del marito, che fu tra i primi a portare il jazz in Italia e che si propone di dare risalto ai giovani talenti del jazz di casa nostra: pianisti e cantautori. Il Premio Luttazzi ha celebrato la finale della sua quarta edizione a Roma, alla Casa del Jazz. I giovani finalisti, sono stati scelti durante la prefinale che si è svolta a Trieste, la città natale del maestro. A contendersi il titolo di miglior “Giovane pianista jazz” e miglior “Giovane cantautore jazz” artisti provenienti da Lombardia, Liguria, Puglia, Umbria in una serata condotta da Dario Salvatori (giornalista, critico musicale, conduttore radiofonico, scrittore, responsabile del patrimonio sonoro della Rai). Hanno vinto la competizione Thomas Umbaca, milanese, 24 anni, per i giovani pianisti jazz e Marta Frigo, 22 anni, milanese, per i giovani cantautori jazz.
Le esibizioni dei giovani artisti selezionati sono state valutate da una prestigiosa giuria composta da Rita Marcotulli, Riccardo Biseo, Rossana Casale e dai maestri Franco Piersanti e Marco Tiso. I vincitori sono stati scelti «per la personalità e l’originalità», in un alto livello complessivo di performance.
Durante la serata finale si sono esibiti il Trio di Manuel Magrini (Manuel Magrini piano, vincitore del premio Luttazzi 2017, Lorenzo Brilli batteria e Pietro Paris contrabbasso) e Danilo Tarso, vincitore terza edizione del Premio Luttazzi 2019 categoria pianisti jazz. —
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