“I have a dream”, lezioni e film sul sogno di Martin Luther King

«I have a dream», il famoso discorso contro il razzismo pronunciato il 28 agosto 1963 a Washington da Martin Luther King alla marcia per i diritti civili degli afroamericani, chiude con la non scontata affermazione che «tutti gli uomini sono stati creati uguali». Negli anni ’50 e ’60 in America, soprattutto negli Stati del sud, i pregiudizi etnici e razziali erano fortemente radicati, e le discriminazioni e le ingiustizie nei confronti della popolazione di colore all’ordine del giorno. Da quelle anacronistiche nella loro scorrettezza - come l’obbligo di cedere il proprio posto ai passeggeri bianchi - al non poter accedere, in quanto cittadini di serie B, a strutture e istituzioni pubbliche riservate ai bianchi.
Il giovane e brillante pastore battista, una laurea in sociologia e un dottorato in filosofia, si battè pacificamente con grinta e tenacia, e fu infatti grazie alle sue crociate per la giustizia e l’uguaglianza che molte leggi inique vennero dichiarate contrarie alla carta costituzionale. Come nel 1956, quando la Corte suprema - dopo una politica di boicottaggio dei mezzi pubblici durata oltre un anno - dichiarò fuorilegge la segregazione razziale sui mezzi di trasporto.
È dedicata al premio Nobel per la pace conferitogli nel 1964, il “I have a dream day” promosso dall’Associazione italo-americana del Fvg in occasione del “Martin Luther King Day”, la giornata di festa nazionale istituita nel 1983 negli Usa per ricordare, il terzo lunedì di gennaio, il leader per i diritti civili in prossimità del 15 gennaio, compleanno di King. Una parete, “I have a dream… wall”, dove poter scrivere - durante la settimana dal 19 al 23 gennaio - un pensiero, riportare una citazione celebre, oppure lasciare un simbolo, questa una delle iniziative proposte per la giornata di domani dal sodalizio di piazza Sant’Antonio 6 (ingresso libero), oltre alla proiezione di film in lingua originale la cui sceneggiatura è attinente alle tematiche sui diritti civili. L’appuntamento delle 12 è, invece, riservato alle scuole (prenotazione obbligatoria), e prevede una mini lezione con proiezione del famoso discorso sulla vita e l’impegno del leader pacifista ucciso a Memphis nel 1968. Apre gli appuntamenti con il cinema alle 9 la pellicola premio Oscar 2014, “12 year a slave” (“Schiavo a 12 anni”), l’intenso film autobiografico sulla vita del giovane afroamericano Solom Northup, talentuoso violinista rapito e venduto come schiavo per lavorare nelle piantagioni di cotone della Louisiana. Alle 15 in programma il tenero “The pursuit of happyness”, con Will Smith nei panni di un tenace quanto sfortunato padre, il cui happy ending incarna il sempreverde sogno americano.
“La storia di Jackie Robinson” (alle 18) racconta la difficile ascesa sportiva del campione di baseball che fu il primo giocatore afroamericano a rompere la barriera razziale “non scritta” per cui i giocatori di colore non erano ammessi nelle Major League di Baseball. Jackie, con la maglia dei Dodgers mise fine a decenni di segregazione nello sport.
Patrizia Piccione
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