Horacio Hernández e John Scofield nel cartellone di TriesteLovesJazz
I due big a San Giusto e al Castello il 13 e 16 luglio. Ventitré concerti fino a settembre
Si parte il 5 luglio con “Serata Luttazzi”, protagonista Nico Gori Swing 10tet
[XIX-FIRMA&TE]Anita Cerne
<MC>Due big del jazz mondiale, i vincitori di Grammy Horacio Hernández, batterista e percussionista cubano, e il chitarrista americano John Scofield in quartetto sono solo la punta di diamante della sedicesima edizione del TriesteLovesJazz, che da luglio a settembre propone ventitré appuntamenti (nel cartellone di Trieste Estate) tra Castello di San Giusto e altre location, a ingresso libero.
Il via il 5 luglio, a San Giusto, con l’immancabile “Serata Luttazzi” che vedrà Nico Gori Swing 10tet cimentarsi con pezzi della tradizione delle big band di autori quali Benny Goodman e Count Basie oltre che, ovviamente, alcuni brani del maestro Luttazzi; e in apertura la brass band triestina Spakkazuck.
La prima star in cartellone è Horacio “El Negro” Hernández con “El Trio”, a San Giusto il 13 luglio. Una carriera partita dall’Havana negli anni ’80, ha collaborato con Gonzalo Rubalcaba, Dizzy Gillespie, Chick Corea, Tito Puente. Nel 1997 l’album “Habana” vince un Grammy Award come miglior disco nella categoria latin jazz; partecipa al tour mondiale di Carlos Santana con il quale registrerà due brani nell’album “Supernatural”, Grammy nel ‘99. Ha vissuto anche in Italia, dove ha lavorato con Pino Daniele (e in seguito con Zucchero e Jovanotti).
Secondo asso, il 16 luglio in Castello, il chitarrista e compositore americano John Scofield che nella sua lunga storia ha mescolato jazz, fusion, funk, blues, soul e rock. Richiamò l’attenzione di massa su di sé nel 1982, suonando nella band di Miles Davis, da allora ha affiancato in tour e in studio stelle quali Herbie Hancock, Robert Glasper, Pat Metheny, John Abercombie, Bill Frisell, Jaco Pastorius, Billy Cobham… Conta numerose nomination ai Grammy, tre ne vinti. Riguardo al concerto di San Giusto Scofield dichiara: «Il mio nuovo progetto si chiama affettuosamente “Yankee Go Home”, che per me è uno scherzoso gioco di parole su noi “yankees” che riproponiamo la musica del paese dove siamo nati. Per tentare di dare una definizione, potremmo dire che questa band suona “roots-rock-jazz”».
Tante le serate nel giardino di Villa Sartorio a luglio: il 7 si inaugura con ben tre formazioni, il trio di Denis Beganovic, quello di Emanuele Grafitti (con Lanzi e Butul) e Spakkazuck; l’11 con Emsi e il TriesteLovesJazz trio, il 12 Marco Castelli e Marco Ponchiroli propongono “Precious Themes” un viaggio tra i grandi compositori da Beethoven, Chopin, Tchaikowsky a Ellington, Jobim, Piazzolla, Morricone, Williams e, in collaborazione con la comunità croata di Trieste, Matija Dedić, uno tra i più apprezzati pianisti jazz europei.
Il 19 c’è Glauco Venier e i Violoncelli Itineranti, il 20 Kathya West e Danilo Gallo, con l’aggiunta del pianoforte di Alberto Dipace (The Last Coat of Pink), si confrontano con la musica dei Pink Floyd, mentre Angelo Comisso propone uno dei suoi piano-solo; il 21 il percussionista Maurilio Balzanelli con “Puls-e” e i Mombao del triestino Anselmo Luisi; il 22 Nocturnal Four, Andrea Massaria e Bruce Ditmas. Nella particolare sede della Biblioteca Quarantotti Gambini si esibirà il quintetto di Fabio Jegher il 9 luglio.
Torna un appuntamento molto apprezzato dal pubblico: il concerto all’alba sul Molo Audace il 7 agosto, con il piano di Giulio Scaramella.
In fine, due date a settembre alla Sala Luttazzi (per la rassegna “Una luce sempre accesa”): il 2 il Premio Franco Russo che andrà al trombettista Luca Bellodi e il 3 il premio Jacopo Starini, assegnato al batterista Francesco Vattovaz. </MC>[/XIX-FIRMA&TE][FINETESTO]—
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