Helmut Newton sbarca alla Giudecca con i grandi nudi degli anni Settanta

VENEZIA. La casa dove nacque a Berlino nel 1920 ricorda con una targa il suo nome vero, Helmut Neustädter, la sua origine ebrea e la sua "emigrazione" nel 1938 a causa delle leggi razziali (nell'epigrafe non citate) per diventare poi Helmut Newton uno dei fotografi più famosi al mondo. A dodici anni dalla sua morte in un tragico incidente stradale, Venezia ospita per la prima volta un omaggio ad uno dei più grandi artisti del '900. Fino al 7 agosto alla Casa dei Tre Oci alla Giudecca nella mostra "Helmut Newton. Fotografie. White Women / Sleepless Nights / Big Nudes" si potranno ammirare oltre duecento scatti che il grande fotografo raccolse nei suoi primi tre libri pubblicati alle fine degli anni '70.
Newton compra la sua prima macchina fotografica già a 12 anni e a 16 inizia a lavorare con la fotografa Ill de Yva. A causa delle leggi razziali naziste lascia la Germania per imbarcarsi a Trieste sul piroscafo "Il Conte Rosso" e raggiungere Singapore. Qui lavora come fotografo per Straits Times. In seguito viene espulso in Australia, dove, dopo due anni di campo d'internamento e un'esperienza nell'esercito, decide di trasformare il suo cognome in Newton. Alla fine della guerra sposa l'attrice australiana June Browne alias Alice Springs e comincia a lavorare nella moda, ma soprattutto inizia una lunga collaborazione con la rivista Playboy, che gli darà modo di sperimentare ed osare. Nel '61 si stabilisce a Parigi diventando il fotografo delle più grandi riviste di moda.
La rassegna veneziana raccoglie le immagini di libri ormai cult pubblicati in più di cento edizioni in cui Newton unisce gli scatti compiuti per la committenza a quelli realizzati per se stesso (stampati in non più di tre copie) costruendo un racconto in cui sensualità, ironia, stile, eleganza e giusta distanza aprono allo spettatore la visione di una realtà multipla, in cui l'occhio del fotografo per la prima volta entra come protagonista scardinando gli schemi patinati della fotografia di moda. Pur mantenendo intatte perfezione, fascino e suggestione le sue foto iniziano un dialogo tra fotografo e pubblico, in cui la visione "fuori margine" della realtà che orbita attorno agli shooting fotografici racconta con ironia le imperfezioni e la banalità di quel mondo "perfetto". «Con lui per la prima volta nella fotografia di moda - spiega il curatore Denis Curti - entra il nudo, ma anche il punto di vista del fotografo. Emblematica è una foto scattata nel 1981 per una azienda di impermeabili: un grande specchio riflette una modella nuda in tacco dodici, dietro di lei il fotografo che indossa un impermeabile. Accanto allo specchio una donna seduta li osserva: è Jude Newton che attende il marito per andare a pranzo. Le gambe di un'altra modella spuntano accanto a uno straccio caduto a terra. Sullo sfondo un attaccapanni e una finestra sulla strada. Questa foto è la dichiarazione di stile più efficace di tutta la produzione di Newton, in cui la fotografia non è mai verità ma sempre costruzione». Rivoluzionario anche nel "portrait", sentito come genere e realizzato con grande potenza ed ironia, Newton è tra i primi a portare le foto di moda nelle strade o negli interni di palazzi. Le sue donne sono potenti valchirie, provocatorie, sensuali, spesso imperfette, che nelle pose citano immagini tratte dalla storia dell'arte. Newton si spinge oltre. Crea dei reportage quasi da scena del crimine: in Sleepless Nights modelle seminude indossano corsetti ortopedici o selle in cuoio e manichini si confondono con esseri umani. In Big Nude invece, ispirandosi ai manifesti diffusi dalla polizia tedesca per ricercare i terroristi della Raf, per la prima volta crea immagini a grandezza umana. «La sfida che lui ha vinto - spiega Curti - è quella di aver scattato le foto che voleva come artista pur lavorando per l'industria della moda. Prima di una foto scattava sempre una polaroid e ovunque annotava spunti in un taccuino, come quando ritrasse Andy Warhol nella stessa posizione di una madonna vista a Firenze».
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