Grandi racconti “Da un porto all’altro” domenica in regalo con “Il Piccolo”

Boston Harbor from Constitution Wharf (View of Charleston 18
Boston Harbor from Constitution Wharf (View of Charleston 18

Da domenica in regalo con “Il Piccolo” ci sarà nelle edicole il terzo di cinque volumi dedicati ai racconti mare. Grazie al contributo di Fincantieri e alla collaborazione di Giulio Einaudi Editore, fino al 25 aprile, per cinque domeniche, i libri della collana porteranno i lettori a compiere un lungo viaggio fra i più noti e famosi racconti di mare di ogni tempo. Dopo il volume in regalo domenica scorsa, “Vite di mare”, con i racconti di Joseph Conrad, Honoré de Balzac, Daniel Defoe,e il secondo volume tutto sui “Bucanieri, pirati e ribelli” con i racconti di Hermann Melville, Arthur Conan Doyle, Jack London e Jules Verne, domenica è la volta delle storie legati agli scali. Dickens, Pirandello, Verga, Scott Fitzgerald racconteranno quei luoghi simbolo nel navigare che riassumono in sé il senso dell’andare e del tornare, il limite fra terraferma e mare, fra il noto e l’ignoto: i porti. “Da un porto all’altro” è dunque il terzo titolo, in omaggio domenica.

Lì, nei porti, le navi trovano ricovero, e le storie approdano da lidi lontani per essere diffuse e condivise. Oppure partono, le navi, dai luoghi d’imbarco, come nel racconto di Pirandello “Tra due ombre”, dove a bordo di un piroscafo in partenza da Napoli alla volta delle Sicilia, Faustino Sangelli, con al seguito la sua famiglia, «tre ragazzi malvestiti, e con quella moglie grassa e ridicola che strillava», incontra con vergogna un rivale d’amore della gioventù, Silvestro Crispo. Silvestro ha sposato la bellissima e un tempo contesa Lillì - chi l’avrebbe mai detto - e adesso eccolo lì, sulla stessa nave, mentre il mare fa da specchio ai fallimenti esistenziali di Sangelli. Ed è nei porti che si fanno i “Giuramenti di marinaio”, come titola la novella di Giovanni Verga, quelle promesse assolute che fanno e disfano sentimenti, pronunciate nei porti dove «non ti senti più tanto sicuro di nulla», come scrive Scott Fitzgerald in “Traversata tempestosa”.

Dickens, che con i mare non andava troppo d’accordo in “A bordo” ricorda la vita a bordo del vapore”Russia, Capitain Cook”, della compagnia Coonard, diretta a Liverpool: “Non potevo desiderare altro che una traversata propizia. Essendo gli anni verdi, qund’ero acerbo di giudizio e afflitto dal mal di mare, svaniti insieme a cose migliori (e a nessuna delle cose peggiori), non v’era alcunché che proiettasse ombre minacciose”. Ma le sorprese, a bordo, non mancheranno.

E quando si parla di mare il pensiero corre immediato alle “Tempeste e naufragi”, cui è dedicato il quarto libro in edicola domenica prossima, 18 aprile. Qui troveremo Salgari, Stephen Crane, D’Annunzio, Turgenev, Edgar Allan Poe, mentre “Creature degli abissi”, nelle edicole domenica 25 aprile, è il titolo del quinto e ultimo testo della raccolta dedicata alla letteratura del mare. Con i racconti fantastici e senza tempo di George Wells, Hans Christian Andersen, William Butler Yeats e Franz Kafka. —

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