Gocce di cultura: torna la “Corrida” in salsa nostrana
Cinque minuti, non di più. Per far conoscere la propria passione, per ricevere un applauso o, semplicemente, per il piacere di star su un palco. È quanto prevede “Gocce di cultura”, in programma da lunedì 28 luglio a venerdì primo agosto ai Giardini pubblici di Gorizia.
E proprio a Gorizia, ieri, precisamente al Trgovski dom, l'iniziativa è stata presentata dall’assessore provinciale al Bilancio, Vesna Tomsic, dell'Unione dei circoli culturali sloveni nonchè da Federico Portelli, assessore alla Cultura della Provincia, e Stefano Ceretta, assessore comunale alle Politiche giovanili.
Ogni sera, in quelle cinque giornate (goriziane, non milanesi!), dalle 21 alle 22, in riva all'Isonzo approderà quindi una manifestazione che può, per certi versi, ricordare la “Corrida - Dilettanti allo sbaraglio”, il celebre programma televisivo (nato come programma radiofonico) dell’indimenticato Corrado.
Per partecipare, basta iscriversi. Come? Contattando l'Unione dei circoli culturali sloveni (organizzatrice della kermesse, in collaborazione con Comune e Provincia) all'indirizzo mail gorica@zskd.eu o telefonando allo 0481531495.
Chi, quindi, vorrà ballare, cantare, leggere una poesia o una pagina di romanzo, raccontare una storiella, mostrare le fotografie scattate con la propria reflex non ha che da farsi avanti. Gli assessori Portelli e Ceretta hanno già assicurato la loro partecipazione e, per l'occasione, si cimenteranno proprio in qualche lettura.
In quello, che, tuttavia, non vuol essere solo un appuntamento divertito e divertente. Vuol essere, infatti, un appuntamento per mettere in contatto più lingue e, quindi, più culture. «Ogni comunità con la propria lingua, la propria cultura - ha affermato la Tomsic -: italiano, sloveno, tedesco, friulano. Siamo una città multiculturale. E in passato abbiamo anche avuto esibizioni in inglese...».
«Già, Gorizia è un città multilingue - ha chiosato Ceretta - anche se, talvolta, la politica fa di tutto per ostacolarlo; per fortuna, fra i giovani i problemi che talvolta la politica crea non ci sono». Portelli ha quindi evidenziato che il Gect potrebbe e dovrebbe essere uno strumento fondamentale per la pluralità linguistica del goriziano: «È questa, peraltro, un’osservazione che ho già fatto a suo tempo» ha detto l’assessore alla Cultura trovando Ceretta immediatamente d’accordo: «Già, perché il Gect non potrebbe essere il motore per armonizzare le varie lingue che si parlano a Gorizia?».
Alex Pessotto
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