Glorie a quattro ruote alla “Trieste Opicina”

La gara automobilistica sempre più internazionale e turistica
Alcune vecchie “signore” delle quattro ruote davanti a palazzo Gopcevich per la "Trieste Opicina Historic"
Alcune vecchie “signore” delle quattro ruote davanti a palazzo Gopcevich per la "Trieste Opicina Historic"

TRIESTE Più internazionale, “gemellata” con le Frecce Tricolori e sempre più votata alla promozione turistica del territorio: ritorna a giorni, dall’1 al 3 aprile, la grande classica del motorismo storico regionale, la “Trieste Opicina Historic”.

Organizzata dal Club dei 20 all’Ora di Trieste, è la rievocazione in chiave regolaristica della leggendaria corsa in salita che si disputò tra il 1911 e il 1971 sul percorso che da Foro Ulpiano raggiunge l’Obelisco e poi la casa cantoniera sulla Statale 202, vicino Opicina. La gara torna in scena solo sei mesi dopo la fortunata edizione dello scorso settembre: motivo dell’anticipo la contemporanea celebrazione, oltre che dei 105 anni della Ts-Opicina, del 55.o anniversario del Club, fondato nel marzo 1961.

L’anniversario verrà festeggiato dai soci del sodalizio presieduto da Francesco Di Lauro con una visita alla base aerea di Rivolto, sede della Pattuglia acrobatica nazionale. La quale a sua volta, con felice coincidenza, festeggia anche lei i 55 anni dalla fondazione.

Dalla base, dopo uno scambio d’insegne, prenderà simbolicamente il via la “Trieste Opicina Historic 2016”: un’edizione che dopo i buoni risultati del 2015 si avvia a un ulteriore sviluppo, soprattutto in chiave internazionale.

La grande suggestione data dal prestigio del passato e dalla bellezza di percorso e luoghi ha finalmente fatto breccia negli appassionati di motorismo storico austriaci, sloveni e croati. Già sensibilizzati nel 2015 con l’inserimento della “classica” di casa nell’Alpe Adria Classic Challenge, campionato internazionale ora posto dalla Federazione internazionale nel calendario ufficiale.

«Sono oltre il 30% gli equipaggi stranieri quest’anno - spiega Di Lauro - e puntiamo al 50% nei prossimi anni, insieme a una qualità di vetture sempre più alta. Nel 2015 abbiamo avuto 98 iscritti, ora sono 117, oltre a circa 15 auto anteguerra e una decina di altre vetture di particolare pregio o significato sportivo».

Trieste accoglierà così oltre 200 veicoli storici, con l’inaugurazione dell’evento in Porto vecchio venerdì pomeriggio, mentre saranno 150 nel centro di Opicina, chiuso al traffico sabato 2 aprile pomeriggio, e 120 in piazza Verdi alle 12.30 di domenica 3.

I club stranieri più rappresentati sono quelli di Velden e di Ferlach in Austria, di Rovigno, Pola e Zagabria in Croazia, l’Adria di Capodistria e il Codelli di Lubiana. Anche tra i concorrenti italiani, si assiste quest’anno al ritorno a Trieste dei piloti del Centro e del Nordovest d’Italia, emiliani e laziali in testa.

«Fa particolarmente piacere - dichiara Di Lauro - in quanto faremo conoscere il nostro territorio a un pubblico nuovo, assecondando così la seconda vocazione della “Ts-Opicina Historic”. Oltre all’internazionalità, cioè, la promozione della città e del territorio regionale. Molte le prenotazioni alberghiere e un nostro occhio di riguardo alle opportunità turistiche, con uno speciale percorso Touring e con le serate appositamente lasciate “libere” per le visite alla città».

La “squadra” triestina non resta però al palo e schiera, simpaticamente, anche un’accoppiata nonna-nipote. Si tratta di Bruna Carli e Margot Gerzeli, 87 e 30 anni, nonna e nipote opicinesi doc, una prima donna della zona a prendere la patente per camion, l’altra tassista di professione, entrambe “contagiate” dalla febbre della “Trieste Opicina”.
 

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