Gli archi del Quartetto di Cremona al “Verdi”

TRIESTE. Nuovo appuntamento con la Società dei Concerti di Trieste stasera alle 20.30 al Teatro Verdi con il Quartetto di Cremona, il più attivo quartetto d’archi italiano che porta il nome della città della liuteria, testimone di un “fare musica” che affonda le sue radici nella parte migliore della tradizione strumentale italiana. In programma Shostakovich, Mozart e Beethoven.
Il Quartetto di Cremona, formato da Cristiano Gualco e Paolo Andreoli ai violini, Simone Gramaglia alla viola, Giovanni Scaglione al violoncello, nasce nel 2000 all’Accademia Stauffer di Cremona, affermandosi in breve come una delle realtà cameristiche più interessanti sulla scena internazionale. Il Quartetto è ospite regolare nei principali festival e rassegne in Europa, Sudamerica, Australia e Stati Uniti. Nel 2016 ha terminato la pubblicazione dell’integrale dei Quartetti di Beethoven per la casa discografica tedesca Audite, ottenendo subito importanti riconoscimenti dalla critica: 5 stelle dal Bbc Music Magazine e dallo Strad e nel giugno 2013 è stato nominato Disco Star del mese dal prestigioso Fonoforum tedesco. La stampa specializzata internazionale ne sottolinea le alte qualità artistiche e interpretative e la critica internazionale unanimemente considera il Quartetto di Cremona il vero erede del Quartetto Italiano.
Emittenti radiotelevisive di tutto il mondo trasmettono regolarmente i loro concerti in un repertorio che spazia dalle prime opere di Haydn alla musica contemporanea. Dall’autunno 2011 sono titolari della cattedra di Quartetto all’Accademia Walter Stauffer di Cremona.
Prossimo concerto in cartellone, il 22 febbraio, aperto anche ai non tesserati con Matthias Winckhler con Jan Philip Schulze al pianoforte. Info: www.societadeiconcerti.net. tel. 040-362408.
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