Giovani promesse del Tartini alle prese con i “big” del ’900

Presentato il cartellone dei concerti fino ad aprile, spazio alla contemporaneità. Si riparte venerdì con l’omaggio a Nono. Ingresso sempre gratis, basta prenotare
Un'immagine del Tartini
Un'immagine del Tartini

Una dozzina di appuntamenti in programma sino ad aprile con alla ribalta autori moderni suddivisi in tre filoni di produzione. Il Conservatorio Tartini accende le luci sulla stagione del nuovo anno, quella targata “I concerti del Conservatorio”, ridando vita a un progetto curato da Andrea Amendola e Roberto Turrin e colorato da tre fonti di interpretazione: da parte dei docenti, con collaborazioni esterne, e soprattutto con il respiro degli stessi allievi.

In primo piano nel 2016 alcuni dei nomi del Novecento musicale, da Ferruccio Busoni a Luigi Nono, offrendo inoltre un tributo a Roberto Cecco e animando il cartellone con serate dedicate a recital di chitarra, pianoforte, fisarmonica e gruppi cameristici. Un percorso iniziato ieri e che proseguirà venerdì (alle 20.30) con la tappa ideata in collaborazione con la Chamber Music intitolata “Omaggio a Luigi Nono”, concerto affidato al duo Dorota Jasinska e Ivan Penov, rispettivamente violinista polacca e compositore nato in Macedonia, attesi alla rilettura del brano di Luigi Nono “La lontananza nostalgica utopica futura”, adattato per violino solista e otto nastri magnetici.

La chitarra classica è invece la protagonista dell’appuntamento al Tartini di lunedì 8 febbraio, recital dal titolo “Capriccio diabolico” interpretato dall’artista Pavel Cyargeenka, musicista di origine bielorussa, trasferitosi a Trieste nel 2014 dove ha continuato gli studi all’interno del Conservatorio sapendo coniugare la formazione a un’intensa attività concertistica. Il concerto di Pavel Cyargeenka è incentrato su brani di Johann Sebastian Bach, Johann Kaspar Metz, Fernando Sor, Stephen Dodgson, Mario Castelnuovo Tedesco e Phillip Houghton.

Lo scalo di lunedì 15 febbraio vede di scena il duo Teresa Trevisan e Flavia Zaccaria, rodati interpreti del pianoforte a quattro mani a cui è affidato l’omaggio all’autore Ferruccio Busoni con “L’opera completa per due pianoforti”. Altra forma di omaggio in programma lunedì 22 febbraio, e questa volta è il repertorio di Roberto Cecco a salire in cattedra grazie alle riletture del pianista Silvano Zabeo, già maestro sostituto al Teatro dell’opera di Montecarlo, e di Sergio Lazzeri - fagotto e controfagotto - già primo fagotto in varie orchestre europee e docente al Tartini. Chitarra e archi primi attori per l’appuntamento del 29 febbraio, quello targato “I concerti italiani per chitarra-Viaggio tra i salotti italiani tra il XVIII e XIX secolo”, con Sandro Tortontano alla chitarra accompagnato dal Quartetto d’archi composto da Maurizio Malaridotti alla viola, Cristina Nadal al violoncello e Diana Perez Tedesco e Sinead Nava al violino.

Un taglio internazionale della rassegna riemerge venerdì 4 marzo, in occasione del Piano Duo Recital, tappa allestita in collaborazione con il Conservatorio delle Canarie (in Spagna), da cui approdano Josè Maria e Oliver Curbelo, fratelli gemelli e pianisti tra l’altro anche noti sulla ribalta televisiva spagnola, attesi a Trieste per un recital farcito da brani di Brahms, Schubert e Rachmaninov. Spazio alla fisarmonica nella serata di venerdì 11 marzo, e qui sono tre gli artisti di scena per dare anima a “Sincretismi”, concerto incastonato nell’ambito del festival “Le giornate della fisarmonica-Nuove dinamiche” e che vedrà sul palco il triestino Corrado Rojac, Klemen Leben da Lubiana e Ivan Sverko dalla Croazia. Altro Trio protagonista il 21 marzo, si chiama Aristotrio - una carezza linguistica ispirata agli Aristogatti di Disney - ed è formato da Francesca Somma al violino, Mosè Andrich al pianoforte e Davide Forti al violoncello, impegnati tra spartiti che parlano di Brahms e Dvorak. “Sogno d’amore-La magia del pianoforte” accompagna la serata del 6 aprile e regala l’esibizione dell’artista bulgaro Vicktor Chouchkov mentre lunedì 11 flauto e piano dialogano e traducono il programma di “Idylle”, con la flautista russa Bayarna Rinchinova e la pianista Patrizia Tirindelli. Sipario sulla rassegna il 20 aprile, epilogo tradotto dalla fisarmonica di Ozren Grozdanic.

Tutti i concerti inizieranno alle 20.30, ospitati alla sala Tartini di via Ghega 12. Ingresso libero ma su prenotazione allo 040-6724911 o visitando www.conts.it.

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