Giardini di carta a Miramare, dalla biblioteca al parco il sogno green di Massimiliano in una mostra
Fino all’11 giugno 2023 al Castello. Disponibile ora anche il catalogo di Silvana Editoriale. La raccolta della coppia comprende settemila volumi, tra cui rare edizioni e testi in più lingue

TRIESTE. A sfogliarlo sembra quasi impossibile non poter sentire tutti i profumi e le fragranze delle piante, dei fiori, rappresentati insieme a qualche frutto, con dovizia di particolari e una straordinaria ricchezza di gamme cromatiche.
Da poco giunto anche nelle librerie, il catalogo della mostra attualmente allestita al Castello di Miramare “Ars Botanica. Giardini di carta nella biblioteca di Miramare” edito da Silvana Editoriale, in italiano e inglese (pp. 152, € 30,00), si presenta quale prezioso strumento per andare alla scoperta delle strette relazioni tra ciò che sta dentro e ciò che sta fuori della dimora, tra il parco e la biblioteca, tra gli arredi e la passione per la botanica condivisa da Massimiliano e Carlotta d’Asburgo. L’esposizione e la pubblicazione ad essa collegata sono l’esito di un’attenta indagine condotta da Andreina Contessa, direttrice del Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare, partita dal desiderio di rispondere al seguente interrogativo: in che misura la biblioteca riflette il giardino e quanto il parco di Miramare è ispirato ai libri che compongono la biblioteca?
Almeno un centinaio degli oltre settemila libri della raccolta degli arciduchi è difatti dedicato alla botanica: si tratta di bellissimi, preziosi volumi realizzati con raffinate tecniche di stampa, con illustrazioni talvolta ritoccate a mano. Volumi notevoli di per sé, come si può notare dalle riproduzioni in catalogo oltre che dalla selezione proposta in mostra, ma ancor più interessanti per quanto ci svelano sui loro illustri possessori.
Sul frontespizio di un trattato riguardante la vegetazione selvatica della Germania, ad esempio, insieme alla data 1844, compare la firma di un Massimiliano appena dodicenne a dirci che il suo interesse per la botanica si manifestò evidentemente molto presto. È noto poi come negli anni tale interesse divenne un’autentica passione che l’arciduca poté sviluppare sul campo, partecipando e promuovendo spedizioni scientifiche quali il viaggio intorno al mondo della fregata Novara tra il 1857 e il ‘59 o la spedizione condotta nelle foreste del Brasile tra il ‘59 e il ‘60.
Andreina Contessa rivela quindi come la medesima passione fosse nutrita pure da Carlotta la quale dovette avere un “ruolo determinante” nella scelta delle piante e delle essenze piantate nel parco.
Dall’analisi dei volumi della biblioteca si è potuto infatti osservare che tanti libri appartenevano alla principessa del Belgio, giunti con lei da Bruxelles a Miramare. Tra questi spiccano le due pubblicazioni lussuosamente illustrate dedicate ai fiori, “Les liliacées” (1802-1816) e “Les roses” (1817-1824), stampate a Parigi e provenienti dalla biblioteca della regina del Belgio, o l’elegante trattato sulle rose in edizione limitata, “Esemplare n° 3 su 5” certificato dall’autore, corredato da magnifiche incisioni su rame colorate, di Pierre-Joseph Redouté, maestro di pittura della madre di Carlotta. Ed accanto a dei volumi di gran moda nell’Ottocento, riconducibili ad una “botanica per signore”, vi sono pubblicazioni d’impostazione più scientifica quale la serie dedicata all’orto botanico di Parigi, “Le Jardin des Plantes”.
Da diversi testi in inglese, francese e tedesco sui giardini e l’architettura del paesaggio si può dunque dedurre come Massimiliano e Carlotta fossero al corrente del dibattito allora molto in voga tra i fautori del giardino paesaggistico o all’inglese e coloro che privilegiavano il giardino formale, più ordinato o all’italiana. Inoltre alcune mappe e carte, conservate in una specifica cartella, rivelano che, per progettare il loro parco di Miramare, gli arciduchi avevano potuto prendere in considerazione i giardini contemporanei visti o vissuti per esempio a Parigi, Londra, Monza.
L’osservazione della collezione libraria sul tema della botanica porta infine alla considerazione degli arredi della dimora da un nuovo punto di vista. Nel capitolo “Il castello in fiore” si osserva come quasi ogni arredo e ogni oggetto, dagli stipi alle cassettiere, ai tavoli intarsiati, ai vasi e candelabri scelti da Massimiliano e Carlotta, presentino immagini o forme di piante o fiori differenti. Il medesimo catalogo della mostra (visitabile fino all’11 giugno 2023) diviene così anche nuova, originale “guida” per il castello e il suo parco.
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