Gianmaria Martini è arrivato fino a “Un passo dal cielo”

Annalisa Perini



Dalla partecipazione alla serie “Un passo dal cielo 6”, e l'ambientazione in una spettacolare natura del Cadore che cela e svela misteri, al ruolo di protagonista in un film in cui è la luce del sole a portare il buio in un mondo, invece, distopico, chiuso e soffocante.

L'attore triestino Gianmaria Martini, diplomato all'Accademia Città di Trieste della Contrada e al Teatro Stabile di Genova, da sempre alterna televisione, cinema e palcoscenico e ha accettato la sfida di personaggi complessi come Caligola per il Teatro della Tosse e Polinice al Teatro Greco di Siracusa. «In ogni ambito – spiega Gianmaria Martini - affronto la costruzione dei miei personaggi, della loro psicologia, evoluzione, attraverso il metodo Stanislavskij con l'acting coach Paolo Antonio Simioni, originario di Udine e direttore dell'esperienza internazionale Euact - Centro di Formazione Permanente dell'Attore».

Domani alle 21.25 su Rai1 Martini avrà un ruolo centrale nel terzo episodio di “Un passo dal cielo”. La sesta serie, con sottotitolo “I Guardiani”, vede il protagonista Francesco Neri (Daniele Liotti) aver lasciato la divisa della forestale, ma per continuare a essere un custode della natura.

Martini, nell'episodio “Il leone della montagna”, sarà un pastore fortemente attaccato alle tradizioni in contrasto con chi vuole aprirsi alla modernità.

«Il suo carattere arcigno – sottolinea l'attore triestino - è diversissimo dal mio e il ruolo mi ha posto anche di fronte alla necessità di essere credibile nella parlata veneta. Per quest'ultima mi sono ispirato a uno degli ultimi pastori della transumanza, Denis Paoli».

Su Amazon Prime Martini è intanto protagonista di “Kio”, lungometraggio di fantascienza di Andrea Tomaselli, prodotto da Murcha Film. L'irradiazione luminosa provoca istinti suicidi e spinge rapidamente l'umanità a estinguersi, gli alieni però, per interrompere un corso letale che appare inarrestabile, riportano in vita un uomo, dotandolo di poteri straordinari.

«Un antieroe - racconta Martini – che è stato uno “sciacallo” prima di uccidersi e rinascere come “Kio”. Della sua precedente identità non conserva memoria e dapprima è solo un esecutore di uno scopo, positivo ma esterno a se stesso. Nel rapporto con una bambina da salvare, invece, scoprirà una sua diversa umanità».

Attualmente Martini, in un ruolo principale, è sul set di “Non mi lasciare”, nuova serie Rai/ PayperMoon in calendario per la prossima stagione. Regia di Ciro Visco, nel cast Vittoria Puccini, Alessadro Roja, Sarah Felberbaum e Eugenio Franceschini, affronta il tema delicatissimo della pedopornografia online intersecando poliziesco e vicende esistenziali dei protagonisti. —



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