Gara all’ultima pinza recuperando le tradizioni di un tempo
Sarà un concorso senza esclusione di colpi. Dove la differenza, magari, la farà quel determinato aroma incluso all’ultimo secondo o quell’ingrediente inedito che aggiunge gusto e curiosità attorno a uno dei dolci più tradizionali della cucina triestina.
Perchè sulla pinza non si scherza. E non si sfrucuglia troppo. Puoi aggiungerci, magari, guarnizioni e “stranezze” assortite, stando certo, però, che i puristi sono pronti a massacrarti se esci troppo dal seminato. Non è un dolce qualunque, è IL dolce della Pasqua e come tale va rispettato. Inutile sperimentare, riscrivere, destrutturare. Non c’è niente di più gradito del sapore che, in sostanza, ti porti dietro fin dall’infanzia.
E succederà di sicuro così oggi pomeriggio a partire dalle 17, in campo San Giacomo. Massimo Ferigutti ha riportato col suo "Zenzero e Cannella" le lancette degli orologi indietro di almeno trent’anni.
Quando, cioè, le nostre nonne in certi periodi festivi come quello della Pasqua, andavano a portare i loro dolci nelle panetterie, per la cottura finale. Tradizione splendida nella sua naturale semplicità, che Ferigutti vuol rinfrescare.
E lo ha fatto al meglio, limitando a 13 i concorrenti ma facendo la cernita tra quelli, diciamo così, più competitivi. Questi i loro nomi, col relativo numero abbinato, che sarà oggetto del giudizio di una giuria popolare e di una di esperti, senza preponderanza dell’una o dell’altra: 1 Alex Pellizzer; 2 Ljuba Leghissa; 3 Loredana Andrighetti; 4 Andreina Cernettich; 5 Anna Biondin; 6 Giuseppina Seguglia detta" Nuccia"; 7 Daniele Natale; 8 Michele Cazzolato; 9 Alessandra Postir; 10 Eleonora Bertoli; 11 Tiziano Morpurgo; 12 Laura Fratnik; 13 Paolo Vicentelli.
Ferigutti sembra entusiasta. «Daremo - spiega Massimo - il nome del vincitore al prodotto che noi continueremo a produrre e a vendere nel nostro locale». Confermata la presenza del campione del mondo di panetteria Simone Ridolfi, dello scrittore Pino Roveredo, di don Roberto, il popolare parroco del rione, del presidente della associazione culturale Vitale Onlus, del presidente dei commercianti " Il nostro il vostro rione" Alessandro Spunton. Loro costituiranno la cosiddetta giuria “di qualità”. ma è sicuro che i vecchi sangiacomini, pure coinvolti nella giuria popolare, non faranno mancare i loro salaci commenti.
E non finisce certo qui. Il 15 aprile è attesa una conferenza sul tè generico per approfondire la conoscenza della popolare bevanda, mentre il 22 sarà la volta di un menù degustazione con piante e fiori, coordinato da Gaia Viola e il 29 il momento delle spezie in cucina.
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