Foto, video e cimeli: la Grande guerra in mostra

TRIESTE 1914: il conflitto mondiale esplode in tutta la sua virulenza. E quella che si pensava sarebbe stata una guerra veloce passerà alla storia come uno degli eventi più drammatici del ’900: la Grande Guerra stravolgerà il mondo e costerà la vita di milioni di vittime. I soldati al fronte passeranno quattro lunghi anni nelle trincee che, di fatto, saranno la loro “casa”, anche se spesso sono poco più di un anfratto fangoso, torrido d’estate e gelido in inverno.
Come vivevano le truppe, cosa mangiavano, come dormivano e cosa facevano per non farsi travolgere dall’angoscia di non sapere se la sera sarebbero stati ancora vivi? Che rapporto avevano con i “colleghi” della trincea nemica di fronte?
A queste e a molte altre curiosità risponde il materiale storico, fotografico, video e i cimeli della mostra itinerante che si inaugura martedì 6 dicembre alle 10.30, al Magazzino delle idee, “La Grande Guerra-The Great war”.
La rassegna - promossa dall’Esercito e dal Comune, in parternariato con il Gruppo Ermada e il Centro regionale di studi militari antichi e moderni di Trieste e il patrocinio della Regione - racconta attraverso filmati d’epoca, fotografie e ricostruzioni alcuni aspetti meno conosciuti legati al conflitto con un focus particolare sulla nostra provincia.
Diciotto maxi pannelli, che oltre a documentare le diverse fasi del conflitto, aprono una finestra sul lato socio-economico e bellico del Paese quali l’impegno a tutela del patrimonio artistico nelle città, la macchina propagandistica, lo sviluppo tecnologico degli armamenti, il contributo delle donne e la guerra in trincea.
Per calarsi nei difficili e ai tempi per nulla tecnologici panni dei soldati, in mostra la ricostruzione (a cura del 3° reggimento Genio di Udine) di un tratto di trincea utilizzato in territorio carsico. Un’attenzione particolare è stata riservata al ruolo della donna, che da angelo del focolare in tempo di pace, diventa - negli anni caldi della Prima guerra mondiale - “tuttofare” in sostituzione degli uomini al fronte.
Come documentano i pannelli dedicati all’altra metà del cielo e, anche la paginona centrale del Calendario 2017 dell’Esercito, che sarà presentato all’inaugurazione, dal titolo “Emancipazione femminile e Grande Guerra”. Con gli uomini al fronte, l’attività produttiva del Paese va in stallo e a colmare questo vuoto sono le donne, che diventano operaie in fabbrica e nei cantieri edili, guidatrici di tram o addette alla manutenzione delle locomotive. Questa la premessa involontaria che apre la strada tutta in salita dell’emancipazione femminile in Italia.
«La mostra è strutturata per coprire un’ampia gamma di aspetti storici e sociali, ma anche locali legati alla Grande Guerra, ed è pensata per attrarre un pubblico quanto mai trasversale», spiega Stefano Eliseo, addetto stampa dello Stato maggiore dell’Esercito. Immagini, ma anche video in proiezione continua e uno speciale dedicato alle battaglie in provincia di Trieste. La mostra, con ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 22 dicembre con orario dalle 10 alle 18, esclusi sabato e domenica.
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