Formula antica e tanta arte: torna il “Presepio parlante”
È un’iniziativa in auge dal 1955, appuntamento divenuto oramai un vero classico colorato da arte e fede. Viene definito “Presepio parlante” ma forse è più corretto definirla come la “rievocazione della Natività” quella che la Repubblica dei ragazzi ripropone al pubblico, opera ospitata nella sede dell’Opera dei figli del popolo di don Marzari (in largo Papa Giovanni XXIII 7, all’interno di palazzo Vivante) oggi, domenica 3 e mercoledì 6 gennaio, dalle 15.30 alle 18.30 a ingresso libero.
Formula antica ma nel contempo dinamica, rappresentata da una sorta di impianto scenico corredato da luci, musica e voci narranti legate alla storia per eccellenza, quella della nascita del Signore e del Natale divulgato nell’immaginario popolare. Un vero “format” quindi, tradotto in 15 minuti circa di rappresentazione da regalare al pubblico ospitato in una saletta dotata di poltroncine. Un progetto che resiste nel tempo in grado di riscuotere apprezzamenti persino da papa Paolo VI e che evita i confronti con le tendenze del virtuale, preferendo puntare sul respiro della creatività.
Già, la creatività. Per l’edizione 2015 del Presepio della Repubblica dei ragazzi si è pensato soprattutto a tale risorsa, cercando di coinvolgere un buon numero di artisti locali chiamati a sublimare ulteriormente lo scenario di palazzo Vivante. Come? L’idea è una novità nella saga natalizia dell’Opera Figli del popolo e vedrà alcuni artisti triestini, il pittore Massimo Medica detto Massso (sì, con tre “s”) e lo scultore Pino Rasile, impegnati nelle tre giornate di esposizione a comporre e a creare sul campo, a stretto contatto con il pubblico e con il presepio stesso. «Volevamo movimentare l’appuntamento di quest’anno con qualcosa di diverso - ha spiegato Fabio Bisacco, presidente della Repubblica dei ragazzi - in un primo momento ho pensato alle scuole, chiamandole a esporre una loro idea di presepio, ma abbiamo ricevuto solo poche adesioni. Allora ho puntato su una novità assoluta, chiamando gli artisti e pregandoli di lavorare in diretta, creando a loro piacimento. Hanno risposto con entusiasmo - ha aggiunto Bisacco - e questo renderà ancor più ricca la proposta di quest'anno».
“Massso” Massimo Medica è un autodidatta della pittura, reduce da alcune personali ospitate a palazzo Vivante, al Tergesteo, al Caffè San Marco e in alcune sedi estere, in Olanda e in America. Pino Rasile è stato invece direttore artistico del Movimento arte intuitiva di Trieste e collaboratore del Laboratorio artistico dell’associazione Amici del presepio di Trieste, prediligendo gli stilemi della scultura lignea, la forma prescelta per le vetrine di dicembre e gennaio.
Assieme a Massso e Rasile, palazzo Vivante ospiterà inoltre alcune opere firmate da Marisa Ferluga, Susanna de Vito, Nives Vocchi, Mirella Cossiani, Teresa Potocco e Bruna Zazinovich.
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