Finisce un’epoca, addio alle “signorine buonasera”

La Rai manda a casa anche l’ultima annunciatrice. La prima fu Fulvia Colombo il 3 gennaio 1954
Nicoletta Orsomando in una foto del 22 ottobre 1953. ANSA
Nicoletta Orsomando in una foto del 22 ottobre 1953. ANSA

ROMA. Volti storici della televisione italiana, mezzi busti familiari e rassicuranti come fossero persone di casa. Impeccabili, preparate, sorridenti e truccate a dovere. Hanno informato il pubblico da casa con garbo professionalità e una dizione perfetta sulla programmazione della giornata. «Signore e signori, buonasera...», con questo saluto diventato storia della tv nostrana, le annunciatrici Rai dagli Anni '50 in poi sono entrate nelle case degli italiani. Fulvia Colombo, Nicoletta Orsomando (la più longeva, classe 1929), Emma Danieli, Nives Zegna, Adriana Serra, Anna Maria Gambineri, Gabriella Farinon, Aba Cercato, Mariolina Cannuli (vanta un'imitazione di Noschese che la fece amare moltissimo), Maria Giovanna Elmi (la fatina bionda), Roberta Giusti, Marina Morgan, Rosanna Vaudetti (la prima ad andare in onda a colori), quasi tutte sono rimasti nella memoria collettiva. Domani, alle ore 16.25, è una data storica. Segna il momento in cui per l'ultima volta un'annunciatrice illustrerà i programmi della Rai (anche se ci sarà un'appendice serale fino a giugno, già registrata ndr). Da quel momento, dopo 62 anni - per molti un pò di nostalgia, per altri solo curiosità - le 'signorine buonaserà si accomiateranno dal pubblico e scompariranno dalla scena.

L'ultima sarà Claudia Andreatti, da nove anni in questo ruolo su Rai1, proprio come Elisa Silvestrin, la prima Miss Italia 2006, la seconda alle sue spalle e con il titolo di Miss Cinema. Per capire l'importanza storica del ruolo di queste figure basti pensare che il 3 gennaio 1954 la Rai esordì nelle case degli italiani proprio con un annuncio letto da Fulvia Colombo, ripresa in diretta con un'inquadratura fissa. Da allora l'intero sistema televisivo è radicalmente mutato, così come è profondamente cambiata l'Italia di oggi: in una tv sempre più interattiva il ruolo dell'annunciatrice, pur con tutte le modifiche degli anni, ha perso la sua utilità.

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