Festa del pescatore a Santa Croce tra sfide secolari e antichi sapori

Prenderà il via giovedì 24 agosto alle 18, a Santa Croce, la terza edizione della Festa dei pescatore. Il clou domenica con gare di braccio di ferro e tiro alla fune

TRIESTE Prenderà il via giovedì alle 18, a Santa Croce, la terza edizione della Festa dei pescatore, manifestazione di carattere culturale ed enogastronomico, che nelle prime due edizioni ha sempre riscosso notevole successo di partecipazione.

Articolata su un programma molto vario che comprende, nell’arco di quattro giornate, fino a domenica compresa, approfondimenti storici, passeggiate guidate su percorsi secolari, visite a musei, momenti musicali e di gioco, la “Ribiski dnevi” – questa la denominazione in lingua slovena dell’appuntamento – promette anche stavolta di centrare l’obiettivo che si sono prefissi i numerosi soggetti che la organizzano, cioè riuscire a calamitare l’attenzione del maggior numero di persone sulla storia della pesca nel golfo. Ad allestire la Festa del pescatore hanno contribuito l’associazione Mladina, la circoscrizione Altipiano ovest, il Museo della pesca del litorale triestino, l’associazione Pro santa Croce.

Questo il programma nel dettaglio. Dopodomani alle 18 apertura della Casa del pescatore (evento che si ripeterà anche venerdì e sabato), alle 19 esibizione dell’Accademia lirica internazionale di Santa Croce. Venerdì, alle 21, serata dalmata, con la partecipazione del gruppo “Semikantà”. Sabato, alle 21 l’attesa gara culinaria con la valutazione dei migliori sardoni “in savòr”.

Domenica infine, il calendario più ricco. Alle 10 del mattino apertura della Casa del Pescatore, alle 10.30 caccia al tesoro, alle 13 degustazione del “risotto con i grancipori”, alle 16 ex tempore per bambini, coordinata da Mara Bogatec, alle 17 uno degli appuntamenti più attesi, le Olimpiadi fra “gurnci” e “dulnci”. Si tratta delle due componenti storiche dell’abitato di santa Croce, idealmente diviso dalla strada che dalla costiera sale fino al cimitero e prosegue fino all’incrocio con la strada che porta a Prosecco. I “gurnci” sono coloro che vivono nella parte più vicina alla costiera, i “dulnci” in quella più prossima all’altipiano. Storicamente le due comunità si affrontavano in competizioni di vario tipo, nell’ambito di una giocosa rivalità. Domenica si misureranno nel braccio di ferro, nel tiro alla fune, nella corsa con i sacchi.

Alle 21, a conclusione della manifestazione, si procederà alla proiezione del film intitolato “Korenine Slovenskega Morja”, in lingua slovena.

La comunità dei pescatori di Santa Croce, famosa soprattutto per la pesca del tonno, era fatta di uomini vigorosi, che non avevano difficoltà a scendere e salire lungo i ripidi pastini ricavati nella roccia e in mezzo alla fitta vegetazione che ancor oggi incornicia la costiera triestina all’altezza della galleria naturale, portando pesi, attrezzi, strumenti di lavoro.

Per secoli, l’economia di una buona parte dell’altipiano carsico si è basata su questa attività, che costava sudore e fatica, ma dava grandi soddisfazioni.

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